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il 3 Giu 2012

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WSOP 2012 – Fabrizio Baldassari si ferma al 6° posto: “Ma che fortuna Cheong!”

WSOP 2012 – Fabrizio Baldassari si ferma al 6° posto: “Ma che fortuna Cheong!”

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Ci eravamo lasciati ieri con Fabrizio Baldassari a cinque passi dal braccialetto. Il pro di Betpro Poker due oggi li ha compiuti, poi è inciampato in Joseph Cheong, quel ragazzo asiatico che vide i suoi pini scoppiati da Candio nella famosa mano che lo lanciò verso il final table del Main Event alle WSOP 2010. Oggi la fortuna, invece, a Cheong ha sorriso: trova le carte e vince i cooler. Per l’azzurro c’è stato poco da fare: “Uscire così è brutto… un conto è che sbagli, un conto è che non ti puoi difendere”.

Fabrizio ha ragione, perché l’Heads Up non l’ha giocato male, vincendo più volte i pot uncontested, ma ogni qual volta chiudeva un punto, Cheong ne aveva uno superiore:Due volte io middle pair e lui top pair, poi io bottom pair e lui middle pair, poi io trips e lui scala, infine io two pair e lui top two pair; mi ha fatto un bel call con king high all’inizio, ma poi è stato fortunato”, e in questo resoconto Fabrizio dimentica di menzionare un QQ di Cheong, overpair che gli è costata altre chip.

Ecco un resoconto del percorso di “superbaldas” in queste fasi finali:

STEP 1: McCormick – Tom McCormick non dura molto: era il più short ieri, quindi oggi, per bilanciare gli scontri successivi, gli è capitato lo stack più grande (chipleader a parte che era già qualificato). Le 19.000 chip dello straniero contro le oltre 450.000 di Baldassari durano non più di cinque mani, quando con JT Tom le mette e le perde contro Q9 dell’azzurro. Poco da fare.

STEP 2: Daniel Buzgon – Altro avversario per SuperBaldas che non si lascia intimorire: l’azzurro 3betta spesso e apre tanto, mangia lentamente lo stack dell’avversario mentre, sullo stesso tavolo, Joseph Cheong vince un all-in preflop AK vs AQ. Una mano decisiva che più in là gli permetterà di avanzare nel turno per sfidare Fabrizio, il quale riduce Buzgon a short stack fino a chiamargli l’all-in finale, dopo due ore di gioco aggressivo ma paziente, dominandolo con AQ su QT.

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STEP 3: Joseph Cheong – L’heads up comincia con 200BB a testa, circa 800.000 chip per i due con bui 2.000-4.000 e ante 500. Una struttura particolarmente deep, “Forse troppo” a detta di alcuni. E domani si giocherà di nuovo partendo da questi bui, nonostante gli stack saranno il doppio rispetto a quelli di oggi. L’italiano non commette errori, ma quando sceglie di chiamare si trova sempre col punto inferiore, e a poco gli servono i piatti vinti uncontested: “Cheong ha giocato chiusissimo, solo col punto”, commenta l’italiano, “Forse perché con 200BB ha voluto adottare questo tipo di strategia”.

Fabrizio Baldassari affronta Joseph Cheong

Le mani fatali sono due: la prima vede Cheong floppare una scala su board 69T con due quadri, e limitarsi a chiamare la c-bet di Baldas e il suo check-raise lungo al turn, dove cade il sei che accoppia il board. River cade la terza quadri, Fabrizio esce di 100.000 e Cheong mini-raisa: “Colore non può averlo perché col raise al turn l’ho messo fuori odds, forse solo 99-TT, ma è improbabile, l’ho messo su overpair, non capisco perché ha giocato la scala così”. Il trips di sei dell’italiano non serve. L’avventura dell’azzurro finisce con una doppia coppia con Cheong che lo batte con la top two pair.

Occasione sfumata quindi per Fabrizio Baldassari che chiude al 6° posto per una moneta da 68.151$ e l’amaro in bocca per la fortuna che gli ha girato le spalle. “Ma quest’anno mi sento carico”, ci confida Baldas, che per ora ha portato la prima bandiera italiana di queste World Series fra i finalisti di un evento. GG al nostro connazionale, con l’augurio che possa spesso riuscire nell’impresa di diventare campione del mondo.

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