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WSOP 2012 – Gabriele Lepore: pot-control con AK
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Evento #14, No Limit Hold’Em Shootout, ovvero chi vince il sit avanza al turno successivo conquistando anche l’ITM. Gabriele Lepore ha 4.500 di stack quando i bui sono 100-200, vede AKo e apre a 400 da UTG trovando il call del grande buio.
Il BB è un giocatore molto bravo con cui ho parecchia history dove io giocavo in posizione e lui OOP. In pratica, quando aprivo era solito a flattare i miei open-raise.
Al flop cadono 8A6, Gabriele c-betta a 600 e l’avversario chiama.
Il caso ha voluto che negli altri colpi io abbia spesso checkato dietro al flop, poiché avevo mani di medio valore come TP con weak kicker o second pair. Questa volta ho TPTK, quindi ho deciso di puntare prevalentemente perché le altre volte ho giocato al contrario, in modo da insospettire l’avversario. Ero solito a checkare flop, l’avevo fatto praticamente sempre contro di lui, quindi questa volta punto e lui chiama.
Il turn è un 8, doppio check questa volta.
Cade la peggiore carta nel mazzo: l’8 di fiori chiude i flush draw e improva le second pair in trips. Io checko dietro per pot-controllare.
Al river esce una carta che cambia praticamente niente, un J. Oppo checka, e Gabriele sceglie di valuebettare; l’avversario chiama istant, paga e mucka.
Il river è una blank, penso ancora di avere la mano migliore. Quindi cerco di valuebettare, nonostante il turn sia bruttissimo, perché quando checka river o lo fa per arrendersi (come nel caso in cui abbia missato un draw) oppure per lasciarmi bluffare, vista la mia action non standard, per chiamare con una mano peggiore dalla mia, come ad esempio un asso con weak kicker. O sono molto avanti, o molto dietro: può avere l’asso, l’8 o il flush. Probabilmente ha muckato un asso.