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WSOP 2012 – Rock And Roll Cafè: un locale italiano a Las Vegas
A Las Vegas, di fronte al casinò Aria, c’è un locale con un nome americano ma una gestione italiana: il Rock And Roll Cafè di Flaminio Malaguti. Questo posto è particolare per gli appassionati di poker: oltre ad essere un punto d’incontro per i giocatori azzurri dopo i tornei delle World Series, esso ha visto, nella sua storia, i più importanti nomi del poker a livello internazionale. Phil Ivey, Doyle Brunson, Chris Ferguson, sono solo alcuni dei personaggi presenti sulle foto delle pareti.
Il Rock And Roll Cafè dà sulla strada gremita di passanti, ed è proprio all’esterno che si crea il grosso della movida, mentre dentro è arredato all’americana, un po’ stile Happy Days per intenderci: divanetti rossi ai bordi della stanza, una chitarra gigante a coreografia del soffitto, e tante foto sulle pareti dove il proprietario, Flaminio Malaguti, appare con vari VIP, del poker e non.
Da Patrick Antonius a Daniel Negreanu, passando per gli italiani fra cui Dario Minieri, Luca Pagano e Max Pescatori, foto che danno il senso di storia vissuta perché ritraggono i pionieri del poker italiano all’epoca di qualche anno fa, quando qualcuno vinceva il braccialetto spingendo all’esplosione del Texas Hold’Em nel nostro paese.
Un’altra chicca del Rock And Roll Cafè è un tavolo da poker come quelli che non se ne trovano più: è griffato Full Tilt, e su questo tavolo ci sono gli autografi di tanti campioni del poker, un pezzo più unico che raro e di valore inestimabile. Difficile esista un altro tavolo da poker che porta le firme di Ivey, Minieri, Antonius, Brunson, Negreanu e una cinquantina di altri campioni, tutti insieme.
L’occasione è buona per giocare un sit play money col padrone di casa, insieme a Fabio Coppola e Cristiano Blanco. Prima 2-7 Triple Draw, poi Omaha Hi/Lo; entrambi vinti da Blanco.
Il Rock And Roll Cafè è luogo di ritrovo per i giocatori italiani che hanno voglia di bersi qualcosa dopo il torneo, per tornare a parlare un po’ di italiano dopo le ore passate ai tavoli. Visti gli autografi, le foto, e soprattutto i clienti, sicuramente questo posto è una tappa da visitare per gli appassionati di poker che vogliono vedere da vicino un pezzo di storia delle World Series, perché le foto sulle pareti, a loro modo, la raccontano.