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WSOP 2012 – Pausa per gli Italiani, pausa per l’Italia
Oggi per tutti i membri del team Sisal è stata la volta di una meritata libera uscita. Complice il programma, che prevedeva il solito evento lotteria della domenica (un 1.000 dollari No Limit con 3.000 chip di stack e quasi 3.000 iscritti) e un evento da super high roller come il 50mila Championship, Dario Alioto e compagni hanno scelto di staccare la spina e stare lontani dal Rio almeno per 24 ore per poter tornare a “grindare” le World Series domani con rinnovato slancio.
Che poi la giornata di riposo sia stata ben gradita anche alla luce dell’impegno fisso delle 11 e 30 del mattino, ora di Sin City, con la nazionale di Prandelli da seguire in tv fino all’ultimo decisivo rigore di Diamanti, è un fatto. Tra i più carichi a seguire il quarto di finale degli Europei un Andrea Carini formato ultras, trincerato al Venetian per gustarsi il mitico “cucchiaio” di Andrea Pirlo e la vittoria dell’Italia sull’Inghilterra.
“Poi sono andato in palestra e in piscina per ricaricare le forze in vista del 2.500 di domani” racconta OmgJoker.
Carini non è l’unico a scaldare i motori in vista di domani. L’evento 46 lo stanno aspettando un po’ tutti. Cristiano Guerra ad esempio non nasconde di avere buone vibrazioni. “Guarda la mia giornata è trascorsa tutta a Casa Sisal nel senso che mi sono seduto a tutti i tavoli online e ho grindato praticamente tutto il giorno”.
Che poi ci sia modo e modo per finire in bellezza una giornata ai tavoli on line, è un fatto. Avete mai sentito parlare di vita “ballas”? Il “baller”, per chi non lo sapesse, è quel grinder che grazie ai soldi vinti col poker, ritiene d’avere tutto il diritto di concedersi non tanto dei lussi, quanto un tenore di vita decisamente sopra la media. Ecco, Cristiano Guerra, è uno di quelli che sa godersi la vita e quando lo chiamo per avere qualche aggiornamento sul programma dei tornei, mi risponde dal “Sushi Samba”, uno dei migliori locali dove mangiare giapponese qui a Vegas.
“Tranqui, Enri, ci vediamo al 2.500 di domani. Prevedo grandi cose”. Una speranza che Crisbus condivide con Gabriele Lepore, che a propria volta domani tornerà a sedere ai tavoli del Rio per dare la caccia ad un sogno chiamato braccialetto nell’evento 46.
Intanto oggi al day1 del Poker Players Championship, evento da 50.000 dollari di buy in che di fatto rappresenta il torneo tecnicamente più ambito dai professionisti di tutto il mondo, non c’è un italiano iscritto. Un peccato, dato che pokeristi nostrani come Dario Alioto avrebbero avuto discrete chance di far bene anche in un field zeppo di campioni come Hansen, Antonius, Brunson, Ivey e chi più ne ha più ne metta. Anche per questo forse Ryu, nei giorni scorsi, non era riuscito a celare un pizzico di amarezza per l’assenza nel calendario WSOP di un torneo di 8 game con un buy da 5.000 o 10.000 dollari. “Secondo me hanno sbagliato a non includerlo perché così hanno perso un sacco di potenziali partecipanti” ha confidato Dario ai microfoni di Italiapokerclub. Detto fatto, oggi il 50K Eight game ha fatto registrare un calo di iscritti di quasi il 20% rispetto ai 128 giocatori accorsi ai tavoli l’anno scorso.