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WSOP 2012 – Andrea Dato finisce al 12° posto. “Qualche rammarico e qualche errore”
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A dire il vero la giornata non era iniziata nel migliore dei modi: basta un flop sibillino, T64, dove checkano in 3, basta un turn benaugurante, un altro 4, dove Dato raisa l’avversario che punta. Ma l’avversario non si arrende e al river, un 7, punta forte ancora. Dato chiama mostrando A4, l’avversario ha 53. In questo colpo Datino perde quasi 200mila fiches e comincia pian piano ad allontanarsi dall’average.
Stiamo parlando ovviamente dell’evento 50 da 5.000 $, con 1.001 iscritti giunto a un day 3 che comincia a definire i payout più pesanti e a traghettare i players fino al final table.
Per la fortuna di Dato i mostri sacri del torneo cominciano a cadere come mosche: uno su tutti è Joseph Cheong, che come stack è davvero ben messo ma prima perde un colpo da 150k poi le mette tutte in mezzo con AK trovando l’avversario con TT.
Il flop è di quelli che ti cambiano il torneo: A67
Turn e river nemmeno a farlo apposta sono 8 e 9.
Il November Nine dell’era Candio è out dall’evento.
“E’ un torneo molto strano ” – confessa Andrea Dato – “Esiste un gap molto evidente tra giocatori estremamente forti con Matt Giannetti o Thomas Conway, e altri abbastanza improvvisati che sbagliano anche le cose più elementari. Il motivo è che siamo verso la fine delle World Series, i giocatori cominciano a essere sempre di più in attesa del main, quindi si alza la possibilità di trovare qualche fish al tavolo“.
Per Andrea Dato però lo stack non è ancora maturo per avere edge sul tavolo, costretto com’è a prendere la via dell’allin preflop. Il primo lo vede doubleuppare con AK contro 98, nel secondo invece elimina un avversario con AQ vs A2. il pro di Glaming si riporta a 700.000 quando l’average è oltre un milione: dobbiamo macinare ancora.
Nell’altro tavolo intanto Giannetti, November Nine dello scorso anno e vincitore di quel WPT in cui la nostra Pescaglini fece seconda, se le dà di santa ragione con Thomas “Sirswish6” Conway, un superpro degli MTT online arrivato terzo nel torneo 44, sì, quello del braccialetto di Rocco Palumbo. Qualche giorno fa era troppo short per impensierire RoccoGe, oggi è chipleader ed è in vena di gioco aggressivo e incalzante.
Datino non si arrende, rubacchia qualche buio fino al colpo di grazia: con circa 23 big blind decide di aprire con coppia di 9, viene tribettato e decide per il push. L’avversario snappa mostrando Due Donne, nessun miracolo al flop e Andrea Dato è out al 12° posto per una moneta di quasi 54mila dollari.
Ho il rammarico di aver commesso un paio di errori di troppo, come flattare un raise su un flop TT6. Casca un Asso al turn, chechiamo. Casca un K al river e trasformo la mia mano in bluff – Dato ha 77 – puntando una buona size in ultima strada. L’avversario mi chiama mostrando QT. Sì, ci sono state delle imperfezioni, ma arrivati a 12 left pensi solo ad andare avanti. Così non è stato, portiamo a casa questo risultato e pensiamo al main event!
Ecco come spiega le sue ragioni al microfono con Rudy Gaddo
httpv://www.youtube.com/watch?v=8-aKbMC-7yg&feature=g-all-u