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WSOP 2012 – Dress Code: speciale Las Vegas
Domani è il mio ultimo giorno di lavoro a Vegas e volevo lasciare una testimonianza mia, dei giorni qui a Las Vegas con quello che so fare meglio, che non è scrivere di poker, ma fotografare orridi vestiti.
Questo è il mio preferito in assoluto: tipologia di player che ho battezzato “come se fosse casa tua”. Panza de fora, ciabatte, stuzzicadente in bocca, birra da mezzo e rutto libero. Questo è il player bello ruspante che amo.
Ma qui siamo oltre, qui siamo al pigiama di casa con le stampe della coca-cola con dei sandali tedeschi con la canotta nera aderente sul bulbo e un’espressione come se stesse dicendo “devo cacà”.
Ma le WSOP sono anche il regno delle ciabatte. Più del 50% del field decide di arrivare al Rio a giocarsi un mondiale come se fosse in spiaggia a Jesolo o stesso camminando per viale Ceccarini a Riccione.
Poi però tra tutte le più orrende ciabatte ne esistono alcune che si sono talmente tanto avvicinato allo sguardo di Dio, che sono precipitate a terra come gli Angeli Caduti.
Lo conoscete tutti l’intrecciato di Bottega Veneta? E’ un marchio costoso di artigiani veneti famosi per intrecciare la pelle in modi meravigliosi. Dall’altra parte dell’oceano qualcuno ha percepito perfettamente il concetto intrecciando lattice, bastoncini di carne secca e becchi di ornitorinco. Bottega a Caso è uno dei brand di maggior successo alle WSOP.
Era un po’ di giorni che gli italiani qui a Las Vegas erano sempre i soliti: i fratelli Speranza, Sammartino, Rocco Palumbo insomma i soliti ragazzini dell’online.
Manca la vera e propria invasione. Quella arriva quando ci si avvicina al main e capisci che sta arrivando la combriccola italiana, quando scorgi le prime Hogan, le famose scarpe correttive, fare il proprio ingresso al Rio.
“Sai cosa Enri? Forse dovrei consigliare a Marvin di comprarsi un paio di scarpe prima del One Million”
Questo è Marvin Rettenmaier, un giovane pro tedesco che una passione particolare per la combo: calzino di cotone grosso + infradito. Sta per giorcare un torneo con un buy in da milione di dollari e invece di seguire il consiglio del suo amico Giovanni Rizzo sul nuovo paio di scarpe, io avrei un’altra proposta: perché non indossi le infradito e ti infili piedi e infradito in un paio di calzini di cotone grossi? Così, tutto assieme!
Ormai è una costante, è una sorta di Paolini dietro le telecamere del TG1 o del TG5.
“La cosa matta” è scambiare un torneo di poker per una enorme vetrina di stronzate e imporre ai presenti la propria assurdità: gente vestita da Harry Potter, gente vestita da pescatore col retino per catturare i fish, anziani over 70 con le cuffie di Hello Kitty…
“La cosa matta” di questo mese sono il cappello da Giullare che vedete in alto, e la felpa che sorride!
Ok hai vinto 18 milioni. Forse è il caso che ti avvisi che un paio di pezzi da cento di quei 18 milioni li puoi spendere nel prenderti qualcosa di più decente.
Chi ha il pane….non ha i denti.
Afro-Tenerone è il mio preferito. Gli voglio davvero bene e quando l’ho visto gli ho chiesto se potevo abbracciarlo. Era tutto rosa, con la maglietta rosa, le ciabatte rosa, la cuffietta rosa…era il mio bebé!
Una delle attività preferite delle WSOP è sempre quella: stai al tavolo come se fossi a casa tua.
Sei un poliziotto? Vieni in divisa.
Sei un giocatore di basket? Vieni in canotta.
Sei un allevatore della ciociaria o del Texas tanto non cambia un cazzo? Ecco viene pure con le tue scarpe di vacca con gli speroni. Perché no?