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EPT LONDRA: Fuori gli azzurri. Obrestad e Eastgate ci credono
LONDRA – Cinque italiani a premio, risultato appena sufficiente. Ma nessuno dei nostri negli ultimi tre tavoli, tra i 24 giocatori che – Annette Obrestad e Peter Eastgate compresi – si giocheranno una prima moneta da 850.000 sterline. Triste a dirlo, ormai ci abbiamo fatto il callo. Anche al Pokerstars.com Ept di Londra l’hold’em azzurro ha poco di cui gioire. E meno male che stavolta c’erano Alessandro Lusso, Fabrizio Baldassari, Antonio Buonanno, Umberto Vitagliano e Cristiano Guerra.
UOMO BOLLA – Saremmo stati sei, a premio, se Pietro Mormina da Roma non avesse spinto da corto i suoi resti da cutoff con coppia di tre, trovando dal grande buio un call con J-8 che ha regalato al fortunato rivale una scala al river. Per lui bolla e un laconico “potevo aspettare ma ho preferito così” che non ne racconta tutta l’amarezza.
IMPRESA E CHANCE PERSA L’impresa italiana l’ha fatta, tutto sommato, Alessandro Lusso. Corto per tutta la giornata, il sardo ha piazzato oculati raddoppi di tanto in tanto senza mai salire davvero nel count, risultando alla fine il migliore azzurro con un 33esimo posto per 14.200 sterline. Chi però l’occasione per fare il colpo grosso ce l’ha avuta per davvero è Fabrizio Baldassari.
Già sfortunato alle Wsope della scorsa settimana, dove era uscito quasi in bolla con uno stack considerevole, anche stavolta l’azzurro si era costruito una posta davvero notevole. Poi, però, la gigantesca mano che ne ha sancito l’eliminazione:
Nikolai Senninger rilancia 27.000 da bottone, chiama il piccolo buio, Fabrizio Baldassari da grande controrilancia a 97.000, mette solo Senninger. Flop A23, Fabrizio va in continuazione per 115.000, call dell’avversario. Turn J, check, 230.000 di puntata del tedesco e vasca da 480.000 dell’azzurro, che scopre suo malgrado dal call rapido del rivale che la sua lettura (coppia alta dell’avversario) era sostanzialmente corretta, ma che purtroppo trattavasi di due fanti per il set legato in quarta e non di due donne dominate dai suoi KK. River bianco e per Baldassari 38esima posizione per 14.200 sterline.
GLI ALTRI Poco prima, uno dietro l’altro, erano usciti Antonio Buonanno, 62esima posizione per 10.600 sterline e tanti rimpianti per quei due fanti scoppiati dai due dieci di Lusso e per le due donne scoppiate dai due nove di Lichtenberger, Umberto Vitagliano, 71esimo per 9.900 euro e l’onore di essere stato eliminato da Annette Obrestad in uno scontro A-10 contro l’A-Q della norvegese, e Cristiano Guerra, 84esimo per 8.500 euro con la sfortuna di trovare un avversario che segue al flop la sua top pair con un incastro che grazie a un T al turn si trasforma in una monster draw da 16 out chiusa al river.
PER IL TITOLO Detto degli azzurri fuori, resta da raccontare della corsa al titolo che l’anno passato fu di Michael Martin. Chip leader a fine day 3 è Michael Barry, inglese qualificatosi mettendo in fila migliaia di iscritti in un freeroll organizzato da Pokerstars e dal quotidiano Daily Mirror, con 1.837.000 chip.
Dietro a lui il brasiliano Rodrigo Caprioli, 1.647.000 chip, e il tedesco Nick Senninger, 1.587.000 gettoni.
In lotta però ci sono nomi del calibro di Ben Spindler, secondo all’ultima Pca e forte di 1.110.000 chip, di Peter Eastgate, campione del mondo in carica con 988.000 pezzi, Annette Obrestad, 730.000 chip, e Kevin Schaffel, novembre nine corto a 377.000 chip. La sfida è lanciata.
Intanto nel side event da 2.500 sterline vittoria di Jason Mercier: 115mila sterline per il pro’ di Pokerstars.
Rudy Gaddo