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Presentato il nuovo Team Online di Glaming: il capitano è Antonio Tarantino
Il Team Pro di Glaming, che vantava già nomi di grande importanza come Flavio Ferrari Zumbini, Andrea Dato, Alioscia Oliva, Jackson Genovesi e Alessio di Cesare, si arricchisce oggi di un nuovo importante tassello, il Team Online che avrà come capitano un nome eccellente quale Antonio Tarantino, ma anche una squadra di tutto rispetto alle spalle composta da Michele Garzelli, Max Cesarello, Michele Casaccia e Federico Truglio.
Se del trio di Trieste (Truglio, Casaccia e Cesarello) avevamo già parlato a lungo nella nostra visita alla loro grinder house che condividono con Erion Islamay, è un piacere risentire il fu “HoldemDboss” Tarantino che dopo le passate esperienze torna in pista più carico che mai, insieme al suo compagno di casa (tanto per rimanere in tema di grinder house), Michele Garzelli. Gli abbiamo così chiesto di questa loro nuova esperienza in casa Glaming.
Antonio, questa sponsorizzazione arriva dopo un periodo non propriamente fortunato per te, dove ti eri anche un po’ staccato dal poker. Che cosa hai pensato in quel periodo?
A.T. : Ma in realtà non ho mai pensato realmente di mollare il poker o altro, ho solamente pensato di rallentare un po’ e prendermi le mie giuste pause, perchè comunque credo che sia meglio non giocare piuttosto che farlo nervosi o stizziti quindi ho staccato per questo. Però non c’è dubbio che il poker ancora per molto farà parte della mia vita.
Soprattutto adesso direi. Com’è nata questa sponsorizzazione con Glaming per voi?
A.T. : E’ nata tramite Flavio Ferrari Zumbini e Stefano Fiore, che mi hanno contattato e l’idea mi ha subito entusiasmato tantissimo. Anche perchè Glaming è una delle realtà più solide del poker e mi permette di lavorare con persone fantastiche. Flavio è un ragazzo che conosco da una vita e si è creata una piacevole amicizia negli ultimi tempi, mi piace tantissimo il progetto e mi onora farne parte. Non potrei essere più contento.
M.G. : Io ho iniziato col poker 2 anni fa, sono partito dai 0,50 cent e in 4 mesi sono arrivato ai 10 euro facendo supernova. L’anno dopo son ripartito stackato da Simone Ruggeri e in altri 4 mesi dai 10 euro sono arrivato ai 100 imparando tutto sui sit dal “Boss”, Simone e Marco Ruggeri, dato che nonostante vivessi in toscana ero spesso da loro a Roma. Poi a settembre quando Marco si è trasferito all’estero per altri progetti ho preso la sua camera e ho iniziato a vivere lì, e fino a fine dicembre ho fatto circa 750k vpp chiudendo preciso per supernova elite. Quest’anno poi ho iniziato a studiare il cash e dal nl50 e 100 ho ottenuto un più che discreto profit, da lì poi l’essere amico di Simone e il Boss mi ha messo un pò più in risalto e mi è stata offerta questa splendida opportunità di cui sono particolarmente fiero e che spero di ripagare ai tavoli da gioco di Glaming.
Antonio, il tuo nick è diventato super famoso soprattutto perchè eri diventato il numero uno assoluto dei SNG high stakes, ma ora che tutti giocano praticamente solo cash, ti sei trovato spiazzato da questa evoluzione? Come ti sei adattato al cambiamento?
A.T. : Mah, io ho avuto un approccio stranissimo con il cash game, nel senso che mi è sembrato quasi naturale giocarlo full time e subito livelli altissimi. In realtà mi sono accorto subito di non potere, perchè rivedendo ora le mani che ho giocato ad inizio cash, mi sono accorto che ci sono delle cose che non rifarei mai ora. Magari delle buone intuizioni, quelle si, in fondo se sei un buon giocatore hai comunque delle buone intuizioni sulle giocate migliori da fare, ma non sicuramente una conoscenza assoluta. Cosa che peraltro non ho nemmeno ora, ma almeno mi reputo un buon giocatore per ora dei Middle stakes. Quindi non lo definirei un approccio traumatico, più che altro strano. Come detto mi sono accorto che non ero in grado di giocare a quei livelli all’inizio, e l’approccio è stato un po’ di “scoperta”. Alla fine non mi pento della scelta, mi sono semplicemente accorto che loro avevano qualcosa in più di me quindi ho dovuto fare marcia indietro e giocare il NL100 o NL200 dove adesso mi trovo veramente a mio agio. C’è ancora da migliorare tantissimo ma siamo sulla buona strada.
Tra l’altro il field degli high stakes di Glaming, è tra i più duri in assoluto nel cash game. Hai già provato quel field?
A.T. : No, ancora non mi sono cimentato ai tavoli aspettando l’ufficialità di questa collaborazione. So che anche i middle sono abbastanza impegnativi, però credo che ormai trovare le così dette “partite facile” sia invece molto difficile. Dovresti certamente fare table selection ogni volta, giocare solo a determinati orari non massare tanto e potrebbe essere anche un scelta intelligente. Ma ormai ripeto, di partite facili a quei livelli non ce ne sono più.
Questa nuova avventura vi porterà anche a giocare più eventi live?
A.T. : Io non mi sono mai reputato un giocatore di live. Per me sono sempre stati solo un divertimento. Anche la mia collaborazione con Glaming in realtà non è strettamente legata ai live, quindi il fatto che comunque tornerò a farne qualcuno ma sempre perchè ogni tanto mi piace andarci. In generale però non credo di avere le caratteristiche giuste per i circuiti live, non ho tantissima pazienza da quel punto di vista.
M.G. : Non necessariamente, da parte mia devo ancora smaltire la delusione per lo scorso IPT di Sanremo dove sento di aver perso una grande occasione, soprattutto per me che shotto soltanto occasionalmente gli eventi live in giro preferendo stare a grindare online (un coinflip contro il chipleader Baumstein QQ vs AK e Asso sul turn per un monster pot che lo avrebbe lanciato nel chipcount a 19 left ndr). Quindi si farò qualche live, ma senza esagerare.
Antonio tu ovviamente conoscevi già tutti del team Glaming, visto che sono tra i giocatori migliori in circolazione, ma c’è qualcuno che potrà darti qualcosa di più anche in termini di gioco?
A. T. : Guarda, sicuramente Andrea Dato è uno dei più forti giocatori di Cash Game in italia e credo che ci sia tantissimo da imparare da lui. Ma tutti quelli del Team sono giocatori validi e migliori di me. Io poi penso che in realtà c’è da imparare da tutti, anche da quelli che giocano peggio, perchè ognuno ha delle caratteristiche importanti e positive.
Avete conosciuto anche gli altri nuovi ingressi nel team?
A.T. : Si, ho conosciuto un po’ di mesi fa i tre ragazzi di Trieste che mi sono subito sembrati molto competenti e in gamba, poi hanno moltissima voglia di fare bene e una preparazione tecnica alle spalle che gli viene anche dalla grinder house con Erion.
A proposito di grinder house, anche la vostra non è niente male…
A.T. : Si, io e Michele infatti viviamo insieme con anche Simone Ruggeri. Michele ha fatto un anno davvero straordinario passando dai 50 centesimi fino a Elite, ed è certamente un bell’esempio da cui possono prendere spunto tutti i giocatori. La nostra in realtà faccio molta più fatica a chiamarla grinder house, perchè vivendoci abbiamo comunque ognuno i nostri spazi anche se è certamente interessante vivere con Simone e Michele.
Credo sia molto utile poter confrontarsi ogni giorno con giocatori di quel livello vero?
A.T. : Secondo me è importantissimo, lo consiglio davvero a tutti i giocatori che ne abbiano la possibilità. C’è subito la possibilità di valutare alcuni spot, spesso anche in real time appena concluso in modo da valutarlo al meglio, ti da modo di riflettere di capire l’altro cosa avrebbe fatto e aggiustare subito i tuoi errori se ce ne sono o giocare più tranquillo se hai fatto le scelte giuste.
M.G. : Si è importante perchè nonostante si cerchi di non parlare di poker, alla fine qualcosa raccontiamo sempre delle nostre sessioni, e il confrontarsi e sentire pareri di persone più esperte aiuta moltissimo. Spesso poi con noi c’è anche Pierpaolo Fabretti che vive nella casa acccanto, e quindi insomma confrontarsi con 3 persone del loro livello che sono stati tra i primi che hanno spianato la strada in Italia e sono tutt’ora tra i migliori e costanti non è cosa da poco, dato che alla fine son quasi 6 anni che stanno sempre lì tra i migliori.