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“PokerStars e Full Tilt Poker non raggiungeranno l’accordo”, parola di Matt Glantz
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Full Tilt Poker e PokerStars: come andrà a finire questa lunga querelle?
Secondo Matt Glantz, ex operatore finanziario, ora giocatore pro di poker, anche questo accordo sarà destinato a saltare.
Glantz, già ad inizio anno, quando tutto faceva pensare ad una lieta fine tra Tapie e Full Tilt Poker, fu una delle poche voci fuori dal coro che affermava, invece, come il Gruppo Tapie stesse bluffando durante la trattativa.
“Alcuni azionisti di Full Tilt Poker – afferma Glantz – mi dicevano di tenere la bocca chiusa, mi hanno accusato di essere il male del poker. Alcuni insinuavano che io stessi parlando senza cognizione di causa, mentre altri affermavano che l’affare con Tapie fosse ormai chiuso. Beh, alcune settimane più tardi è finito tutto come previsto: l’affare con Tapie si è dimostrato un illusione pubblica.”
Ora Matt parla della trattativa tra PokerStars e Full Tilt Poker e le previsioni non sono così rosee: Glantz ritiene che il DoJ non possa soddisfare completamente le richieste di PokerStars, ovvero di esercitare liberamente negli States. L’ostacolo è rappresentato dalla Caesars Entertainment Corporation che già opera con numerosi casinò in America ed è una delle maggiori aziende interessate al mondo del poker online negli USA.
Queste le previsione di Glantz: “In un futuro dove sarà possibile giocare online negli States, il gruppo Caesars si farà trovare ovviamente preparato. Ora immaginatevi la differenza tra un mercato americano del poker online con PokerStars e lo stesso mercato senza PokerStars. In quest’ultimo caso Caesars otterrà sicuramente una posizione di dominio.”
Questa volta le affermazioni di Glantz trovano l’appoggio di James Barnes, il quale, poco meno di una settimana fa, aveva già dichiarato apertamente come l‘accrodo tra FTP e PokerStars alla fine sia soltanto un bluff.