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Poker e boxe: l’abbinamento del futuro!
Siamo sul ring. Le sedici corde circondano due pugili che, supervisionati da un arbitro, se le danno di santa ragione. Jab, diretti, montanti, al corpo e al volto, un combattimento pugilistico in piena regola.
Suona il gong che mette fine ai due minuti della prima ripresa. I due contendenti vanno a darsi una rinfrescata nei loro angoli e ci aspettiamo che tornino presto in piedi per il secondo round, ma accade qualcosa di imprevisto. Al centro del tappeto compare un piccolo tavolo verde. L’arbitro prende le carte in mano, le mescola e ne distribuisce due a testa ai pugili, che nel frattempo si sono tolti i guantoni e hanno iniziato a giocherellare con alcuni gettoni di plastica colorata.
Raise, call, all-in, fold, al centro del ring si svolge un heads up di Texas Hold’em per 5 minuti. Dopo aver girato l’ultimo river, l’arbitro si alza in piedi, il tavolo viene portato via, i giocatori si rimettono i guantoni… e si ricomincia con altri due minuti di mazzate!
Che roba è mai questa? Si chiama “Poker Boxing“, il biathlon del terzo millennio, ed è un fenomeno nazionale negli USA!
Ok, non proprio un fenomeno nazionale.
Ok, non proprio un fenomeno.
Ok, ce lo siamo inventati.
Il “Poker Boxing” per il momento esiste soltanto nella mente malata di chi sta scrivendo questo articolo, e di pochi altri matti in giro per Internet… ma è ispirato a un fenomeno realmente esistente. Si chiama “Chess Boxing” ed è uno sport a tutti gli effetti, con una federazione internazionale (WCBO) e un campionato mondiale che si svolge ogni anno a Londra. Potete vedere un esempio di match di “Chess Boxing” nel video in fondo a questa pagina.
Gli atleti competono in successivi round di tre minuti di boxe intervallati da quattro minuti di “scacchi rapidi“, una variante del gioco degli scacchi che prevede un tempo ridotto per le decisioni dei giocatori. La vittoria può avvenire sul ring per KO, oppure sulla scacchiera per scacco matto!
L’idea di sostituire gli scacchi con il poker non è del tutto campata in aria: il tavolo verde è molto più televisivo della scacchiera, e un evento di “Poker Boxing” potrebbe essere un successo mediatico con una copertura televisiva adeguata. Già nel 2009 a New York si è tenuto un evento combinato, con un torneo di poker corredato da sei incontri di pugilato: a competere nelle due discipline non erano le stesse persone, ma l’abbinamento delle due specialità è già stato testato con discreto successo!
E tra voi lettori, “pesi massimi” del tavolo verde, c’è qualcuno che si destreggia anche con i guantoni? Organizziamo le World Series Of Poker Boxing?
httpv://www.youtube.com/watch?v=t7ZwMVLMezI&feature=related