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Giocare a poker sotto l’effetto di droghe: cosa può succedere?
Pur senza mai riuscirci, so perfettamente che non devo bere quando gioco a poker. Divento iper aggressivo, gioco senza senso e voglio bluffare anche quando ho il punto per davvero. Questo con l’alcol, ma come starebbero le cose per un giocatore che facesse uso di droghe? Io me l’immagino così.
MARIJUANA
Nome chimico: Sativa cannabis
Nomi della strada: erba, gangia, maria, maria giovanna, paolo, luca, antonio e fisioterapista.
Uso: ortaggio tipico delle zone più reggae, la Maria è un’insalata molto particolare che una volta arrotolata offre effetti molto particolari. «La Marijuana — ricorda Alexander Derthon Ployd, professore ordinario presso la facoltà di chimica organica dell’università di Carthon — sballa una cifra.»
Effetti: il fumatore di erba non vive i primi tre livelli, troppo occupato a ridere di qualsiasi cosa. Anche il dealer, che ogni volta deve ricordare al giocatore chi diavolo sia e soprattutto che cosa faccia seduto a quel tavolo, è in realtà fonte di risate incontrollate. Il giocatore rimane al tavolo e giocherella con le chip. Dopo la fase ilare si illude di poter leggere tutto e tutti con precisione maniacale. Nota tutti i dettagli e alla fine trova lo spot giusto. Finisce ai resti su Q 2 2 girando J 7 off salvo poi rendersi conto di aver foldato Q 2 quattro mani prima.
Frase comune: «Quando devo aggiungere per chiamare ancora?»
EXTASY
Nome chimico: Metilenediossimetamfetamina (difficilissimo, lo so)
Nomi della strada: pasta, pillola, x
Uso: troppo difficile da pronunciare, il primo che ne ingoiò una stava semplicemente cercando di farla sparire per evitare di dover rispondere alla domanda “Che cazzo è quella?”. Ora non riesce a rispondere nemmeno a “Come ti chiami?”.
Effetti: colti in flagrante tutti gli impasticcati tenteranno di raccontare che pensavano fosse “unlleccallecca da buttarrre giù”. Tenteranno più volte di derubare il giocatore accanto, ma al termine di un movimento lentissimo e privo di senso si limiteranno a sbavare sostenendo di essere i migliori amici di chiunque. Non arriveranno mai alla fine del torneo, scapperanno spaventati dal sibilo che sovente sentono chiamare il loro nome: la voce del dealer.
Frase comune: «(sbavata) ragazzi siete i più simpatici che abbia mai incontrato, vi amo. Cercate di uscire presto, siete tutti invitati a casa mia!»
PCP
Nome chimico: Fenciclidina
Nomi della strada: Angel dust, PCP, Pipì Cacca Pipì, Puoi Conoscere Paola
Uso: negli anni cinquanta venne utilizzata come anestetico ma a seguito dei viaggioni che si sparavano i pazienti viene oggi utilizzata da chi vuole vedersi un film ma non ha la TV.
Effetti: il giocatore per qualche ora gioca vedendo il tavolo dalla prospettiva sbagliata, dal soffitto. Lo sguardo tornerà sulla sedia non appena i vermi giganti iniziano a rincorrerlo. Alla fine viene esplulso dal casinò e in preda a un raptus mangia i polmoni del rivenditore di sigarette.
Frase comune: «Vostro Onore lo giuro! Uno stormo di pipistrelli del cazzo mi ha ordinato di mangiargli i polmoni!»
FUNGHI
Nome chimico: psilocibina
Nomi della strada: funghetti, funghi magici, che storia…
Uso: non trovavo i porcini, giuro, ho girato quattro isolati amore, i porcini non c’erano!
Effetti: probabilmente riconoscerete l’infungato per le risatine isteriche emesse ogni volta che sente il proprio nome. Se subisce una bad beat sicuramente dirà qualcosa del tipo «Datemi una bustina di zucchero cazzo, che brutto trip. Bruttissimo. Devono essere da risotto.» Verrà eliminato prestissimo dopo che finirà all-in con sei assi.
Frase comune: «Heeeey questa merda è come… heeeeey l’acido? Quello sì ch’è un trip… quello sì ch’è un trip…»