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Monarch Casino ottiene la licenza: il poker online in Nevada è a un passo
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Il poker online statunitense sembra essere arrivato, finalmente, a un cruciale punto di svolta attraverso l’apertura offerta dal nuovo regolamento approvato in Nevada. Negli ultimi giorni undici operatori hanno presentato la loro candidatura per operare regolarmente e non è escluso che in un prossimo futuro possano arrivarne altre.
Ma la notizia davvero sensazionale è che Monarch Casino ha già ricevuto il nulla osta. Licenza attribuita e dunque via ai lavori. Grazie a questa attribuzione la società potrà fornire il servizio di gioco online ai cittadini del Nevada ma non è fatto segreto che le intenzioni sono quelle di allargare il raggio d’azione a tutti gli stati che non hanno espressamente vietato il gioco online. Tutto questo in un futuro molto prossimo.
Un segnale positivo, che arriva alle orecchie dei giocatori USA dopo mesi e mesi di continui e ostinati passi falsi. Un segnale questa volta incontrovertibile che di fatto da il la alla rinascita di un mercato destinato a ricalibrare gli equilibri mondiali.
È tuttavia ancora presto per parlare di rivoluzioni. Nella lista degli “undici” non figura PokerStars, ancora in affanno nei confronti dell’amministrazione a stelle e strisce dopo le sanzioni legate al Black Friday; certo è che la posizione della poker room è risanata dalla tempestività con la quale provvide al rimborso dei conti gioco congelati e dall’atteggiamento sempre collaborativo tenuto nei confronti della giustizia americana. Una riammissione nel mercato USA non sembra impossibile.
Il Nevada continua comunque la sua corsa e, anche senza la poker room più importante del mondo, conta di far giocare la prima mano online entro inizio 2013. Protagonisti di questa avventura sub-federale saranno, oltre la già citata Monarch Casino, South Point Poker, Caesars Entertainment, Boyd Gaming, MGM Resorts Online, Fartitta Interactive, GNLV Corp, LV Gaming Ventures, Wynn Resorts Limited e ACEP Interacrive..
Come si può notare dall’elenco al momento mancano i grandi operatori a livello mondiale. Il Nevada insomma per il momento fa tutto in casa, affidandosi alla sua vasta offerta legata al gamblig, aziende che da sole reggono l’economia dello stato.
Osserveremo gli sviluppi cercando risposte alle domande più impellenti che questa inaspettata accelerazione ha fatto sorgere. Il Nevada saprà trainare il paese verso una legge federale? Dobbiamo prepararci a una nuova rivoluzione del poker online? Forse questa volta le risposte sono davvero vicine. Forse.