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Squeeze ai microlimiti: quando farlo? Come comportarsi quando lo subiamo? (Parte 2)
Abbiamo già iniziato a parlare degli squeeze nel precedente articolo. Oggi, affronteremo altri aspetti di quest’azione utilissima.
Abbiamo già chiarito il fatto che, ogni volta che facciamo un raise, lo facciamo per tre motivi:
–Steal: vogliamo “rubare” il piatto;
–Value: vogliamo ingrandire il piatto perchè crediamo di avere la mano migliore, e pensiamo che il nostro oppo continui a pagarci;
–Protection: abbiamo una mano vulnerabile e vogliamo proteggerla nelle prossime streets da eventuali draws o da overcards (logica sfruttabile solo nel postflop, chiaramente).
Analizziamo assieme in quali situazioni è profittevole squeezare in steal.
Le prime considerazioni che dobbiamo assolutamente fare, riguardano gli avversari che abbiamo di fronte e la nostra immagine percepita da loro. E’ chiaro che, come sempre, se abbiamo giocato particolarmente chiusi, i nostri avversari tenderanno a dare molta più credibilità al nostro squeeze. Prima di infiltrarci in spot complicati, e magari fuori posizione (oop), cerchiamo di capire come potrebbero percepire la nostra azione.
Per quanto riguarda le loro statistiche, dobbiamo stare molto attenti. Ha poco senso, cercare di stealare (rubare) un piatto ad avversari che sono delle calling station per eccellenza e che non foldano mai. In questo modo, rischiamo di perdere l’intero stack (in quanto, per dare valore all’azione preflop, dovremo continuare a bettare (puntare) anche postflop) con delle mani speculative o che sono completamente dominate.
E quindi? Su chi dobbiamo effettuare i nostri squeeze?
E’ profittevole aspettare ad avere un numero considerevole di mani sugli opponents. Un “sample size” decente è molto importante; più è ampio il nostro campione di mani, più avremo affidabilità dei dati. Diciamo che, come minimo, dobbiamo avere 300 hands su ogni player coinvolto nel colpo (original raiser + flatters).
Quali fattori entrano in gioco quando dobbiamo valutare se è EV+ squeezare o meno?
La scelta degli avversari deve basarsi su alcune semplici logiche, che spesso vengono tralasciate dai giocatori alle prime armi.
1) Come primissima azione, per valutare se è EV+ squeezare o no, dobbiamo controllare gli stack degli avversari. Non possiamo pensare di squeezare in steal su avversari che hanno uno stack inferiore ai 65-70 bb; si committeranno molto presto nel piatto e ci troveremo con una mano senza valore.
2) E’ molto importante controllare il range di PFR (pre flop raise) del player che ha aperto l’azione. Più è stretto questo range, e più avremo possibilità d’esser chiamati, in quanto avrà poche “trash hands” (mani spazzatura) la maggior parte delle volte. Se, invece, il nostro OR (original raiser) apre un numero considerevole di mani, avremo maggior probabilità di trovarlo con una mano che non vorrà giocare in un piatto 3-bettato in cui deve ancora parlare il flatter (o i vari flatters,se son più di uno) seduti alla sua sinistra.
3) Assieme al PFR, è buona norma controllare anche la posizione dalla quale viene il raise. Chiaramente, se fatto da late position, avrà maggior ragione d’esser interpretato come uno steal vero e proprio. In questo caso, noi andremo a fare con molto piacere il nostro re-steal. Per avere dei valori precisi, HEM ci fornisce anche la statistica del pre flop raise anche dalle varie posizioni. Alcuni grinders la utilizzano direttamente nell’hud (vediamo in questo link cosa consiglia Bankonota) mente, altri, la lasciano nei popup. Questo è totalmente a discrezione del player.
4) Controllare il valore di Fold to 3bet. Per avere un dato attendibile, occorre avere parecchie mani sull’avversario; selezioniamo con cura un dato attendibile da uno che non lo è. Molto spesso, non basteranno le 300 hands di cui ho parlato inizialmente; in così poche mani, potrebbero esserci state poche 3bet o potrebbe non aver mai avuto una mano decente per chiamare o 4bettare; più è basso il nostro sample, e più dobbiamo considerare il dato inaffidabile. Per quanto riguarda la sua interpretazione possiamo dire che, da un 60-65% +, una nostra immagine percepita chiusa, dei PFR abbastanza aperti (15% +), possiamo squeezare abbastanza sereni.
Con quale range squeeziamo?
Dipende dal tipo di avversario che abbiamo davanti, e dalla nostra bravura a giocare postflop. Se ci troviamo alle prime armi, è chiaro che dobbiamo partire con un numero di squeeze molto ridotto. Direi che, tendenzialmente, è abbastanza sconveniente farlo con mani come QJ, KJ etc, in quanto verremo spesso callati da un range che ci domina e, se trovassimo una top pair (per esempio), rischieremo di spendere troppi soldi. Inizialmente potremo squeezare mani speculative come suited connectors (da 45s fino a T9s), e dei suited blockers come A2s, A3s, A4s, A5s.
ANALISI DI UNO SQUEEZE CHE VIENE FLATTATO
Ipotizziamo di trovarci ad un tavolo cash game NL10 (6max). Vediamo l’azione al tavolo:
(€11,55) UTG raise to 0,30€; — > (Hands: 295 – Vpip: 32 – Pfr: 24 – Fold to 3B: 63)
(€15,37) MP fold;
(€8,75) CO calls; – > (Hands: 1.5K – Vpip: 18 – Pfr: 15 – Fold to 3B: 70)
(€10,45) Hero is BTN with 7 8
(€22,14) SB
(€9,55) BB
Ha senso squeezare? Si. Nonostante non abbiamo molte hands sull’OR, notiamo che ha un PFR abbastanza aperto (anche se, in questo momento, si trova da UTG). Un dato che potrebbe metterci dei campanelli d’allarme, è che il fold to 3bet non è molto alto.
Ricordiamoci sempre di associare quel valore, al PFR. E’ chiaro che un giocatore con PFR 10 avrà un fold to 3bet più basso, rispetto ad un altro che ha il PFR a 25; giocando solo il TOP RANGE, non folderà spesso.
Gli stack degli avversari coinvolti nella mano (e di quelli che devono ancora parlare) sono > 70 bb.
(€10,45) Hero raises to 1,50€;
(€22,14) SB fold;
(€9,55) BB fold;
(€11,55) UTG calls;
(€8,75) CO fold;
(Pot: €3,15) FLOP:
5 2 9
UTG Checks;
Hero ???
Possiamo fare una cotinuation bet? DOBBIAMO.
Abbiamo legato al flop: flush draw + backdoor straight draw. Il nostro plan, se venissimo flattati ancora una volta al flop, è quello di fare una second barrel sui 9 cuori a disposizione nel mazzo, i 3 assi, i 3 kappa, le 3 donne, i 3 dieci ed i 3 sei. Diciamo che abbiamo parecchie carte da utilizzare per far foldare il range dell’avversario e, perciò, dovremo sfruttarle senza paura, se vogliamo rendere i nostri squeeze profittevoli.