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il 18 Mar 2013

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Il Nuovo Poker: Flavio Ferrari Zumbini ci racconta il suo libro

Il Nuovo Poker: Flavio Ferrari Zumbini ci racconta il suo libro

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Il nuovo anno si preannuncia quanto mai attivo per il mondo del poker. Tra le tante novità di certo non si può mancare il primo attesissimo libro di Flavio Ferrari Zumbini, una delle figure più di spicco del panorama italiano, che potete trovare in libreria al prezzo di 16,90 €…

Oppure potete acquistarlo online con lo sconto del 15% rispetto al prezzo di copertina!

Il titolo è ambizioso ma veritiero, e visto lo statico e ormai obsoleto mondo letterario sul poker, c’era davvero bisogno di qualcosa di “nuovo”, figlio di un lavoro che, come ci racconta il Pro di Glaming Poker, è partito da lontano:

“Sono praticamente due anni che mi ci dedico. Il primo principalmente proprio nella raccolta delle fonti, cioè vedere tutto ciò che era disponibile e raccogliere le cose migliori che mi sarebbe piaciuto esprimere, sviluppare o raccontare in maniera diversa. E quest’anno invece si è concretizzato il progetto, grazie all’aiuto di collaboratori che mi hanno dato una mano enorme.”

Chi sono questi collaboratori?

 “Federico Stivoli, che è in assoluto la persona che ha contribuito di più. Ma anche Erion Islamay, che ci ha dato naturalmente una mano enorme per tutto quello che riguarda il gioco in senso stretto. Ho avuto come collaboratore anche una persona che sicuramente conosci bene essendo un tuo collega ovvero Rudy Gaddo, ma anche Emanuele Posa che collabora sempre con voi su Poker Sportivo (lui naturalmente mi ha dato una mano per quello che riguarda gli aspetti più psicologici del gioco). E Maurizio Guerra che mi ha dato una grandissima mano.

Tutte queste persone mi hanno dato un aiuto davvero enorme, perchè è un progetto decisamente grande. E non lo dico perchè voglio esaltare il libro, ma parlo proprio di grande come mole di lavoro. Tante cose si sono messe insieme per far si che alla fine risulti un buon prodotto, tra cui naturalmente l’aiuto di Mondadori, la casa editrice numero uno in Italia con cui sarà pubblicato il libro sotto il titolo di “IL NUOVO POKER”.

Un libro che in linea di massima parlerà di Cash Game 6max, ma avrà un ampio respiro nel senso che il libro presenta qualche aspetto originale nella trattazione. Non troverete cose tipo “il gioco sul flop”, “il gioco sul turn” eccetera, ma troverete più linee di gioco qualcosa di molto più compatto, con il concetto di range naturalmente al centro dei pensieri. Molto moderno come impostazione.

Io credo che questo libro abbia come minimo la qualità di essere molto ben concepito a livello sistematico, cioè anche il giocatore esperto che probabilmente sa o dovrebbe sapere la maggior parte delle cose, può comunque trovare un buon ordine nell’esposizione.  Di certo non ci saranno le regole del gioco, perchè a mio giudizio siamo ormai in una fase “2” del mondo poker: nonostante vada in tutte le librerie in Italia penso che il libro sarà comunque acquistato da persone che già conoscono le regole.

Mi auguro che tutti possano trovare qualcosa di utile, interessante. Insomma dentro ci sono due anni di pensieri, riflessioni, letture”.

Letture, tante. Sappiamo tutti quanto tu sia ferrato in materia letteraria in ambito poker…

“Guarda, mi sono fermato il 31 Dicembre 2011 dicendo “basta, non compro più libri”. Poi non ho proprio rispettato questa promessa, ma in linea di massima fino alla fine dell’anno scorso tutto ciò che era uscito e disponibile nel mondo della letteratura del poker l’ho letto, come farebbe uno scolaretto a scuola con tanto di appunti, sottolineature, estrapolazioni e pensieri il tutto poi messo insieme e catalogato. Naturalmente ho scelto ciò che piace a me, quindi possono esserci mille difetti, però l’idea è anche quella di mettere insieme tanti pensieri di tante persone”.

Tra l’altro una delle caratteristiche dei libri di poker (o della maggior parte almeno) è ormai quella di non essere più “contemporanei”. Il gioco si è evoluto (e si evolve) in maniera così veloce che è difficile trovare oggi un testo utile per approcciarsi seriamente al gioco. Che ne pensi in proposito?

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“In effetti ho pensato anche a questo durante la stesura, tanto che in una piccola parte mi sono permesso anche di prendere “in giro” alcuni vecchi libri. Ma alla fine è naturale che siano obsoleti, perchè ormai sono passati trent’anni. Però dico: ritirateli dal commercio! Una persona spesso si ritrova spiazzata nella scelta di un libro di poker perchè non è in grado di giudicare da solo la sua validità in quanto principiante.

Ti trovi questo libro e stai leggendo cose che ormai non stanno più né in cielo né in terra. E’ come comprare un libro di medicina di trent’anni fa, e quindi è davvero una follia. Prendo in giro, come detto, questi vecchi libri, ma ovviamente con tanta autoironia visto che anche questo mio libro tra trent’anni sarà vecchio e sorpassato, e magari qualcun altro dirà “ma guarda quanto era scemo questo Zumbini”.  Ma è giusto che sia così, l’evoluzione è proprio questa.”

Quali sono state le maggiori difficoltà nella stesura di un libro così complesso?

 “Sicuramente il concepire l’opera in sé. Scegliere il target, scegliere poi gli argomenti da trattare e quali no (perché non potrai mai essere completamente esauriente), cominciare da zero per poi vedere le varie parti, la compattezza tra il tutto, bilanciare i punti di interesse e di difficoltà, rendere il tutto organico.

Vedi, la pochezza di tanti libri di poker – non lo dico certo per sminuire gli altri – è semplicemente dovuta al fatto che sono proprio strutturati male. Cioè sono capitoletti a comparti stagni buttati là, senza nessun ordine sistematico nell’indice. Spesso questi testi sono a nome di grandi giocatori famosi che hanno “subappaltato” la scrittura a qualcuno, “ghost writer” (non c’è nulla di male, intendiamoci, va benissimo ed è anche perfettamente legale) che però non sempre sono in grado di rendere l’opera organizzata.

L’unico libro con un impianto solido, concepito e fatto bene, è “Poker Mindset”. Questo indipendentemente dalla qualità del libro in sé, c’è un impianto dietro. Ovvero l’ha scritto qualcuno che aveva una buona visione di insieme, che si è messo a tavolino dicendo “abbiamo un compito” ed il libro è coerente con il compito che si è dato. Tanti altri testi, invece, peccano di scarsa coerenza, inseriscono capitoli per arrivare forzatamente al numero di pagine promesso all’editore, perdono di vista il target. Spesso sono scritti “di getto” senza un ordine logico, e in mezzo al libro ci sono davvero dieci cose meravigliose che ne valgono da sole il prezzo, ma immerse in una confusione che rende il prodotto inutile dal punto di vista editoriale.

Ecco allora che un’opera editoriale concepita per bene va a colpire il grande pubblico, che potrebbe acquistarlo dicendo “almeno mi oriento nel mondo poker”.  Io poi ho la fortuna di avere un feedback costante da migliaia di persone, e quindi posso regolarmi di conseguenza. Ci sono alcuni argomenti che oggi in un libro di poker vanno necessariamente trattati. Ad esempio “il gioco online è sicuro oppure no?”, questo è un tema importantissimo, visto che è uno dei cavalli di battaglia di tutti e per diversi motivi. E altre cose del genere, la differenza tra live e online, come si dividono le puntate, se le tabelle di Sklansky hanno ancora un valore, lo show down value che poi è preso dal limit, con quanti blinds si gioca, e tante altre cose ma tutto organizzato in maniera molto ordinata. In realtà non mi sono inventato niente, non c’è qualcosa di geniale dentro il libro, semplicemente è molto ordinato, molto sistematico e mi auguro che lo stile piaccia e che risulti brillante nel senso di essere gradevole e accompagnare il lettore.

Se pensiamo alla tua fanpage di Facebook, con oltre 50.000 fan, direi che la base di partenza sulle vendite è già molto alta..

“Si, però vendere 50 mila copie sarebbe veramente un sogno e non credo di arrivarci. L’obiettivo è decisamente più modesto, anche perchè c’è una grande differenza tra fare un click su Facebook e comprare un libro di poker. In linea di massima un obiettivo di vendita non è stato posto, ma parlando di un libro di nicchia come questo sul poker, più che altro puntiamo sull’affidabilità di Mondadori più che sul fatto che l’abbia scritto io. Una casa editrice che come sappiamo raggiunge tutte le librerie italiane e che quindi almeno per la divulgazione gode di una posizione prioritaria.

Facebook per fortuna va davvero a gonfie vele. Io del resto mi ci dedico tanto, cerco di rispondere a tutti gli utenti, anche se ricevo una quantità di messaggi privati altissima e non posso dire di rispondere proprio a tutti (perché non ce ne sarebbe fisicamente la possibilità) ma quasi. Sulla pagina cerco di fornire quotidianamente qualcosa di legato al poker che può piacere o essere criticato (a volte arrivano anche tante critiche su quello che scrivo), ma è proprio questo l’importante ovvero stimolare il dibattito che è quello che poi voglio fare. Pubblico un pensiero della giornata che riguarda il mondo del poker e ovviamente arriveranno cento persone che mi diranno “bravo, ottima discussione” e altrettante che dicono “ma che stai dicendo? Per me è una fesseria…”. Però è pur sempre un qualcosa su cui riflettere e discutere tutti insieme quindi è molto animato e c’è molto dibattito. Se non ti piace quel che viene detto ma riconosci che possa darti uno spunto di discussione sei comunque incentivato a seguire la mia fan page nel suo percorso.

Quello che mi auguro è che tutti coloro che hanno apprezzato, o anche disprezzato nel senso di non condiviso ma discusso, il lavoro che ho fatto sulla fan page di Facebook con tutti gli spunti di discussione, a quel punto comprino anche il libro, dove si potranno esaminare tutti questi temi in maniera molto completa e non in modosuperficiale come fisiologicamente è fatto con i miei commenti su Facebook, dove al massimo hai 4 righe e pochi secondi per scrivere).

Del resto prendo posizione su così tante e tali cose all’interno del libro che ci sarà sicuramente qualcuno non sarà d’accordo. E’ molto probabile che avrò detto anche un paio di cavolate, alcune cose opinabili, e spero anche qualcosa di giusto che possa aiutare nel gioco”.

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