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Ruzzle, il gioco che ha contagiato i pokeristi!
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E’ la mania ufficiale di inizio 2013, tutti ci giocano in continuazione e nessuno riesce a smettere…
Stiamo parlando di Ruzzle!
Un gioco con le parole dalla semplicità e immediatezza davvero disarmanti, pieno di azione veloce e di spunti di ragionamento. Accessibile solo da smartphone e tablet, con sistemi operativi iOs e Android, e per una precisa scelta degli sviluppatori dedicato esclusivamente ai dispositivi mobili: non c’è nessuna versione per PC al momento. Last but not least, nella versione di base Ruzzle è gratuito!
Praticamente una versione “Rush Mobile” (se ci concedete l’analogia…) del classico “Paroliere” con il sistema di punteggi di “Scrabble” (più noto in Italia nella variante chiamata “Scarabeo“).
Il meccanismo è semplicissimo: ci sono 16 lettere disposte su una griglia 4×4 e, trascinando il dito sullo schermo, bisogna usarle per comporre parole del vocabolario italiano. Ogni lettera porta con sè un punteggio, e alcune lettere “bonus” danno diritto a punti extra o, addirittura, moltiplicatori per il punteggio dell’intera parola. La partita è una sfida tra due persone: vince chi ottiene il maggior punteggio in tre manche.
Qualche giorno fa ho personalmente scaricato e provato Ruzzle, e fin dalla prima partita, connettendolo con l’account di Facebook, mi sono accorto di un fatto: tutti i pokeristi ci giocano!
In poche ore ho potuto sfidare Giulio Astarita, Armando Spinelli, Simone Ruggeri, Simone Ferretti, Armando La Rocca, Walter Treccarichi, Emanuele Di Domenico, Geo Maresca, Mustapha Kanit, Alexia Gonzales, Antonio Fiorito, Gianluca Bernardini, Giorgia Tabet, Carla Solinas e tantissimi altri. Sono stati contagiati persino i nostri coach Alex Gaioli e Luca Biande!
Molti di loro sono instancabili e non rifiutano mai una partita, a qualunque orario: insomma, stanno decisamente grindando Ruzzle.
Ma le rivelazioni non sono finite qui: dopo due giorni di partite, contro giocatori di poker e non, mi sono reso conto che i pokeristi (e soprattutto i grinder MTT) sono decisamente più forti della media dei giocatori!
Come mai? Proviamo a fare un’analisi semiseria per capirlo:
- Riflessi – Abituati a gestire decine di tavoli, i grinder sicuramente non hanno difficoltà ad individuare le parole istantaneamente, e anche la loro coordinazione cervello-occhio-mano è formidabile.
- Concentrazione – Dopo tante partite di fila il mio livello di attenzione cala drasticamente, ma chi è abituato a final table che durano ore e ore non si stanca mai!
- Dipendenza da action – Grindare è uno stile di vita, diceva qualcuno, e i pokeristi hanno trasferito l’approccio anche a Ruzzle. Giocando tantissime partite al giorno l’abilità aumenta esponenzialmente!
- Bankroll – Qui si vede il lato ballas dei pokeristi! La versione “Premium” di Ruzzle, che costa 2,69 €, permette ai giocatori di migliorarsi ancora di più facendo “words review”, ovvero visualizzando al termine di una partita tutte le parole che si potevano ottenere in quello schema. Inoltre con la versione a pagamento si possono fare partite di allenamento in “solitario”, utilissime per allenarsi anche nei momenti morti quando nessuno ha ancora accettato le nostre sfide.
Attenzione però a non perdere troppo tempo con Ruzzle: come era già successo con l’arrivo di Diablo III, bisogna avere un grande self-control per rispettare la tabella di marcia e continuare a grindare poker invece che giocare!
E voi state giocando a Ruzzle? A quando un torneo high stakes? 😉