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Strategia

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il 11 Feb 2013

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Nuts al river: quando checkare per indurre?

Nuts al river: quando checkare per indurre?

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Quest’oggi affronteremo un argomento molto particolare che potrebbe regalarci un winrate aggiuntivo ai tavoli: il Check-Raise (C/R) al river con il punto Nuts.

Questa scelta è molto rischiosa e dobbiamo capire bene se abbiamo margine per poterla effettuare o no.

Chiaramente, come potrete facilmente capire, potrebbe essere un’azione che ci fa rischiare di perdere veramente molto valore, proprio nella “street” dove il pot è più grande e si estrae il massimo dall’avversario.

Sarà sicuramente capitato anche a voi di trovarvi a checkare il river, con il nuts tra le mani, e vedere l’avversario che checka a sua volta. Sono sicuramente dei momenti dove vi sarete recriminati moltissimo.

Siete stati solo sfortunati, e l’avete trovato in uno dei rari casi dove non cerca di Stealare (rubare) il pot, oppure avete fatto le considerazioni sbagliate?

Proviamo a capire cosa dobbiamo pensare di optare per una scelta di questo tipo.

Scelta dell’avversario

Questo fattore è sicuramente uno dei più importanti da considerare. La scelta dell’avversario è, chiaramente, fondamentale per lo scopo della nostra azione.

Gli avversari migliori per poter fare questo tipo di c/r in modo profittevole sono:

Avversari molto aggressivi: cercheranno di aggredire il vostro cenno di debolezza con i loro busted draw;

-Avversari pensanti: in alcuni tipi di board potrebbero capire che i loro bluffcatch non hanno abbastanza valore di Showdown e potrebbero trasformarli in bluff al calare di qualche scary-card;

-Avversari maniac: spesso potrebbero “overplayare” le loro mani (sopravvalutandole) e cercando di Value-Bettarle al river dopo il nostro segno di resa. Sarà proprio in quel momento che noi effettueremo un raise ed estrarremo il massimo valore dalle loro azioni.

Scelta del board

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Chiaramente, quest’altro fattore, è correlato alla tipologia d’avversario che abbiamo di fronte.

Alcuni player preferiscono optare per l’aggressione su quelle che potrebbero essere delle scary card ai nostri occhi, ed altri potrebbero farlo a prescindere dal tipo di board.

Penso che, in linea generale, i giocatori più pensanti ed aggressivi avranno la tendenza a sfruttare i board drawy quando, ad esempio, si chiude un possibile progetto appartenente al suo range. Invece, i giocatori maniac, avranno la tendenza a puntare a prescindere da tutto quanto.

Nonostante questo, è sempre bene segnarsi questi particolari patterns nelle note di HEM (Hold’em Manager) in modo da renderci la vita migliore al prossimo c/r che subiremo.

Cose da NON fare

Non bisogna assolutamente cercare di effettuare un c/r al river (con il nuts) quando abbiamo un player molto passivo davanti a noi.

Sarà praticamente impossibile cercare di farlo bluffare e dovremo sperare solo in un cooler. Contro avversari che hanno valori di Agg% <24 (al river) sarà sicuramente più profittevole fare una classica Value Bet.

Un’altra situazione sconsigliata per questi casi è quando abbiamo dei player con alti valori di WTSD (>20-25). Questa tipologia di player odia foldare il river senza vedere le carte degli avversari: facciamogli pagare la loro curiosità.

Un piccolo tocco di stile, che potrete aggiungere al vostro gioco, è quello di effettuare una piccola puntata (di size ridicola) contro i giocatori molto aggressivi al river sui board che presentano molti draw bucati.

In questi casi riusciremo ad estrarre più valore in quanto il loro raise sarà sicuramente più grande della puntata che farebbero qualora noi checkassimo.

Ecco cosa ne pensa Gaspare Triolo in questo interessante video tecnico girato con il nostro Marco Fava.

httpv://www.youtube.com/watch?v=cjYZRjOCVtI

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