Fulvio Izzo bannato da PokerStars: “Un ban inventato”

E’ aspra la polemica riguardo ai sospetti di multiaccounting su PokerStars, dopo il ban di “Lov3thisGam3” a cui sono seguiti altri provvedimenti nei confronti di numerosi giocatori residenti nel capoluogo pugliese.

Tra i player della città di Bari che sono stati bannati nell’ultimo fine settimana, oltre a Claudio “ClaHellmuth” Marino che ci ha già fornito la sua opinione, c’è anche Fulvio Izzo. Quasi un ex-grinder, come ci ha raccontato lui stesso, che negli ultimi tempi ha giocato pochissimo poker.

Ecco il suo parere sul suo ban e sulla vicenda in generale:

Partiamo dal presupposto che io al contrario degli altri grinder nell’ultimo anno ho allentato la mole di gioco perché mi sto laureando: fortunatamente non ho problemi economici e quindi ho potuto stoppare il grinding intensivo e stavo giocando solo qualche torneo ogni tanto for fun. Quindi parlo sinceramente da persona disinteressata, nel senso che “non muoio” se mi bloccano l’account e poco mi importa.

Detto ciò, ho ricevuto la stessa email di Claudio e penso sia una cosa scandalosa perche non si può bannare un giocatore per la “vicinanza ad un altro giocatore” senza spiegare di quale reato si tratta. Io questo tizio lo conosco a malapena, ovviamente non ci ho fatto né account sharing né collusion, quindi il mio ban è totalmente a caso, inventato. E di conseguenza ci saranno altri ban totalmente a caso – ma c’è anche gente che con questo giochino ci campa, paga le bollette e l’affitto.

Mi dispiace davvero tanto che molti grinder baresi, che sono onesti e soprattutto fortissimi negli MTT, passino per ladri soltanto perché qualche idiota della stessa città ha deciso di fare multiaccounting – cosa che tra l’altro avviene in tutta Italia e non solo a Bari.