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il 4 Mar 2013

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Davide Nughes: “Io c’ero, ecco le menzogne del servizio delle Iene”

Davide Nughes: “Io c’ero, ecco le menzogne del servizio delle Iene”

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Sta facendo scalpore, specialmente su Facebook, il servizio delle Iene di ieri sera, nel quale Luigi Pelazza si è introdotto in una “bisca clandestina”.

Il gioco del Texas Hold’em nei circoli è illegale in Italia, ma quel che sta facendo discutere sono i numerosi errori, le tante inesattezze presenti nel servizio di Pelazza, che ha dato una visione assolutamente esagerata e sensazionalistica dell’accaduto.

Davide Nughes, giocatore semi-professionista di Olbia con alle spalle tanti risultati importanti (come un primo posto da 170.000 € in un side event EPT a Barcellona) era presente al circolo quando è stato girato il servizio delle Iene, e ci tiene a chiarire alcuni aspetti della vicenda: lo abbiamo subito contattato, ecco il suo parere.

 Il circolo di Olbia era aperto da circa 2 mesi, contava una cinquantina di associati. Si giocavano tornei da 30 euro come satelliti per eventi live come il Mini IPT; il famoso “double chance” da 50 euro, un torneo da 100 euro il sabato sera, e per correttezza dirò anche che il pomeriggio si giocava cash game con bui 0,50 € / 1 €.

L’ambiente era molto pulito e tranquillo, né più né meno quello che si vede in tantissimi circoli di tutta Italia. Niente droga, nessuno che si giocasse la casa o la macchina o lo stipendio. Semplicemente un insieme di persone che passavano le serate spendendo 30, 50, 100 euro, ovvero quel che si spende per una cena fuori. Anche io, che comunque ho calcato palcoscenici piuttosto importanti e giocato a fianco di Pro internazionali, lo frequentavo semplicemente per passare delle serate in compagnia e allegria: quella sera, ad esempio, non ero seduto al tavolo da gioco, ma ero passato a salutare degli amici.

Nel servizio delle Iene, oltre alle numerose inesattezze di terminologia, ci sono delle vere e proprie menzogne.

Ad esempio non è assolutamente vero che sono stati sequestrati 20.000 € dai Carabinieri!

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Le forze dell’ordine hanno fatto il loro lavoro, sono entrate e ci hanno perquisiti. Nessuno aveva più di 70 € in tasca a parte un ragazzo che è il proprietario di una pizzeria e aveva l’incasso della serata con sé, circa 800 €. In totale saranno stati meno di 2.000 €, e comunque non ce li hanno sequestrati: hanno preso le carte, le chips, e messo i sigilli al locale, ma non hanno sequestrato nemmeno un centesimo!

Inoltre non è assolutamente corretto il montaggio del video nel quale sembra che i Carabinieri siano intervenuti “a sorpresa” e senza nessuna correlazione con la presenza di Pelazza fuori dalla porta: parlando con le forze dell’ordine quella sera ci hanno confermato di essere stati chiamati proprio dallo staff delle Iene.

Il “gancio”, spacciato come giocatore “professionista” di poker, in realtà sapeva giocare poco e male: è un attore, non un poker pro.

Ed è fintissima anche la telefonata finale, quella in cui dice “vaffan***o Pelazza, ho preso anche la multa per colpa tua”; lui è stato l’unico a non essere perquisito né multato, e alla fine lo abbiamo visto andare via in macchina proprio con Pelazza!

I ragazzi intervistati fuori dal circolo ovviamente hanno negato che si giocasse a soldi veri, e li capisco: sono ragazzi giovani che fanno i dealer, e per loro perdere questo lavoro sarà un danno economico non indifferente, così come per i proprietari. La “cagnotta”, come dice Pelazza, serviva a pagare lo stipendio ai dealer e a pagare le bollette e l’affitto, non certo a ricavare chissà quali guadagni importanti. Un danno, inoltre, anche per le attività collegate, come la pasticceria che ogni sera portava da mangiare, che ha perso un giro di affari da 800 euro al mese circa, o la ditta che gestiva le macchinette del caffè e delle bibite.

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