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Come giocare AQ nel Cash Game?
Qualche giorno fa abbiamo trattato un altro argomento molto similare che avrà sicuramente aperto gli occhi a qualche nuovo giocatore. Molto spesso ci troviamo a sopravvalutare delle mani come AK e non le giochiamo correttamente.
Come abbiamo visto precedentemente, la vera forza di questo genere di mani (AK-AQ) è nell’equity del preflop; nel postflop, invece, ci troveremo a perdere alcuni pot grossi e a vincerne altri piccoli.
Questo succede perché molto spesso legheremo dei punti come TPTK (Top Pair Top Kicker), o second best kicker, che andranno a scontrarsi contro dei progetti che miglioreranno nelle streets successive.
Ingigantendo i pot sui vari board che presentano molti draw, rischieremo di committarci in situazioni a noi non troppo favorevoli. Per questo motivo sarebbe meglio tenere sempre in considerazione anche il rapporto stack/pot; soprattutto quando abbiamo delle mani difficili da gestire.
Come potrete facilmente intuire, Ace Queen, è una mano che va giocata in modo similare ad Ace King.
Le principali differenze che possiamo immediatamente notare stanno nel fatto che aumentano le combinazioni di mani che ci “crushano“.
Se, con AK, i casi peggiori li trovavamo quando gli avversari avevano in mano:
AK VS AA (3 combo)
AK VS KK (3 combo)
con AQ, adesso, ci troviamo in difficoltà anche contro:
AQ VS QQ (3 combo)
AQ VS AK (12 combo)
Mentre Ace King è nettamente sfavorito contro solo 6 combinazioni possibili su 1225 totali, Ace Queen resta sfavorita contro ben 24 combo su 1225 (esattamente il quadruplo).
Questo accade perché andremo a scontrarci, appunto, contro le 12 combo di AK, le 3 di QQ, le 3 di AA ed aumenteranno quelle di KK che passeranno da 3 a 6 complete (in quanto non blockeriamo nulla). Consideriamo anche il fatto che, trovandoci con AQ, domineremo 12 combinazioni in meno di Assi con il kicker inferiore al nostro.
Ecco come si comportano AK e AQ contro il range peggiore per quest’ultima:
Insomma, si riesce a capire benissimo lo spostamento d’equity complessiva che abbiamo; come possiamo vedere dall’immagine qui in alto ci sono parecchi punti percentuali di differenza contro un ipotetico range identico composto dalle mani che ci dominano.
Per questo motivo dovremo calibrare ancora meglio la forza della nostra mano in alcune situazioni. Sicuramente, rispetto al caso con Ace King, saremo meno contenti di finire ai resti preflop contro gli avversari più chiusi: potremo trovarci spesso dominati dai loro range.
Qual è, quindi, il modo migliore per giocare AQ?
Appurate queste ulteriori considerazioni (fondamentali) sulla nostra reale equity, potremo utilizzare sempre gli stessi concetti espressi negli articoli dedicati ad AK:
–Aprire/isolare SEMPRE da ogni posizione, MAI openlimpare/overlimpare;
–chiamare le 3bet (più spesso) quando ci troviamo a giocare IP (In Position) contro un range che stiamo dominando (quindi composto molto spesso da mani come QJ,QK,AJ,AT etc etc);
–4bettare (più spesso) quando ci troviamo OOP (Out Of Position) contro dei giocatori che hanno dei range di 3bet abbastanza larghi (meglio se depolarizzati, in modo da chiamare un eventuale 5bet All-in);
–Shovare le 4bet dei regular che hanno dei valori di 4b-range aperti (3,5%+ in dinamiche aggressive come BTN contro Blinds);
-Ricordarci di rispettare Baluga’s Teorem e non sopravvalutare mai il nostro punto.