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Mattia001 runner-up al Main SCOOP: “Non torno a grindare”
Shottare due eventi SCOOP e fare runner-up al main event (con deal) per un bottino di 73 mila euro è il sogno di ogni grinder.
Lunedì notte Mattia ‘mattia001’ Dal Dosso ha visto quel sogno diventare realtà. Il forte venticinquenne bresciano, da qualche tempo residente a Valencia, ci racconta la sua esaltante scalata nel torneo principe del palinsesto SCOOP su PokerStars.
IPC: Mattia, per iniziare complimenti. Come è stato l’andamento del torneo?
MDD: Il day 1 ho visto davvero tante carte e sono andato avanti comodamente sopra average. Una volta che mi sono costruito un buono stack, ho iniziato a giocare uno stile aggressivo cercando di capitalizzare la deadmoney. In questa maniera sono andato avanti fino a 50 left, dove sono stato costretto a cambiare marcia perchè mi sono trovato in un tavolo infernale. Contro giocatori del calibro di AlexTer1, Bubukonan e ArmandoSpina ho dovuto stringere i range: le tribet fioccavano, come è logico sia quando hai a che fare con giocatori skillati.
IPC: Tanti giocatori forti sono arrivati in fondo al main SCOOP, credi che la struttura del torneo sia andata a favorire le skill?
MDD: Certamente, il torneo è stato giocabilissimo per tutta la sua durata. L’average non è mai sceso sotto i 35 bui, a eccezione forse di quando eravamo due tavoli left, dove diversi giocatori sono stati costretti a speware. Poi è logico che, nonostante l’alta giocabilità, in tornei di questo genere se non hitti torni a casa. Tra domenica e lunedì mi sembra di aver perso solamente un coin-flip contro uno short-stack. Le altre gire sono andate tutte a mio favore, con la ciliegina sulla torta di quel jack che mi ha fatto settare scoppiando la coppia di assi di ‘lollo2204’ al tavolo finale. Grazie a quello showdown ho potuto cambiare nuovamente marcia.
IPC: Anche perchè, a eccezione di Bubukonan, al tavolo finale non sono arrivati altri pro. Quanto hai esultato quando ti sei reso conto che i vari ArmandoSpina, AlexTer1 e invernomuto erano stati eliminati?
MDD: Esultato addirittura non direi, non si gode delle disgrazie altrui. Però è logico che puoi cambiare approccio se non hai più tra i piedi professionisti che non hanno alcuna paura di giocarsi il colpo. Al tavolo finale infatti sono tornato ad aggredire per massimizzare la deadmoney: visto che ogni scalino del payout spostava diverse migliaia di euro, è naturale che i giocatori non abituati a certi tavoli fossero un po’ restii a metterle tutte nel mezzo.
IPC: Credi che col bankroll rimpinguato da questo bel risultato cambieranno le tue abitudini pokeristiche? A quanto sappiamo, dopo aver riconfermato SNE e raggiunto lo status Imperatore nel 2011, l’anno scorso hai un po’ tirato il freno a mano per quanto riguarda il grinding.
MDD: Sì, da marzo dello scorso anno ho smesso di grindare intensivamente per fare il coach e gestire il sito di Vincopoker, la scuola dove collaboro con giocatori del calibro di Caf e Utens (tra gli altri).
Non credo però che le mie abitudini pokeristiche cambieranno: grindare è un lavoro a tempo pieno, o lo fai per bene o hai perso in partenza. Inoltre il livello si è alzato in modo incredibile, come ho avuto modo di constatare rivedendo le hand history dei miei allievi. Al momento credo che continuerò a seguire le attività della scuola, ovviamente continuando a shottare gli eventi più importanti.