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Andrea Carini: “Nell’ HU finale ho giocato in modo inusuale”
E’ stato il mattatore dell’ultimo Explosive Sunday: il suo primo posto nel torneo domenicale gli è valso un premio di 9.500 euro.
Andrea Carini, subito dopo il successo, aveva commentato a caldo: “Ho giocato un final table con zero errori”, così, incuriositi da tanta determinazione, abbiamo voluto scoprire se è stato effettivamente tutto facile per il pro di Sisal Poker.
IPC: Un torneo domenicale è sempre molto lungo, soprattutto quando si arriva fino in fondo. Durante l’evento hai accusato qualche momento di poca brillantezza?
AC: Non penso di aver avuto fasi di calo durante il torneo, il livello di concentrazione è rimasto sempre ben alto. Ho fatto praticamente tutto il torneo in top 10: mi ha aiutato molto una mano al quarto/quinto livello in cui mi trovo all in contro tre avversari: io TT vs AA e QQ, T al flop e vado a 5 volte avarage. Da qui ho giocato un torneo molto aggro in cui le mie 3bet-4bet vincevano parecchi piccoli pot uncontested e il mio stack metteva pressione su oppo di modo da rimanere sempre fra i primi del chipcount.
Al Final Table in seconda mano foldo QQ da 35x e secondo in chip sulla 4-bet di un giocatore molto solido: penso che questa giocata mi abbia fatto vincere il torneo perché avevo un discreto vantaggio sul field rimasto e, giocarsi quello spot, sarebbe stato marginale. Rimasti 3 left, chipleader 2,2M, io 500k, corto 350K elimino il terzo in flip e arrivo all’heads up in svantaggio 900K vs 2,2M. Alla terza mano oppo chiama un mio all in 65x con AT, io AK e vinco. Nella mano successiva in cui oppo era corto vinco il torneo.
IPC: Sei entrato subito in confidence con il torneo: quando hai pensato di avere il torneo in pugno?
AC: La certezza della vittoria del torneo non penso di averla mai avuta fino alla mano finale. Mentre contro gli oppo più skilled cercavo di evitare spot marginali, nel torneo erano presenti ancora player deboli e inesperti e mi concentravo su quelli!
IPC: Torniamo ad analizzare l’HU finale che hai giocato contro “cocothebest”. Che strategia hai utilizzato? Hai notato qualche leak?
AC: Sicuramente il mio avversario era un po’ inesperto e forse anche stanco considerato l’orario: una volta notato questo ho giocato in modo inusuale alcune mani heads up, shovando diretto sulle sue aperture 5x prima AQ (avevo 55x) e dopo AK (da 65x sempre sulla sua apertura 5x). Il motivo di fondo era che oppo voleva chiudere velocemente il torneo e avrebbe fatto per certo dei call marginali: quando chiama con AT il mio AK e vinco lo showdown, avevo la certezza della vittoria dell’Explosive che si avvera la mano successiva.
IPC: Stiamo ormai al giro di boa di questo 2013: come credi stia andando fino ad oggi?
AC: Nel 2013, dato il calo di volume, ho addato tanto cash (soprattutto PLO 6max) alla mia normale routine Heads Up SNG e cash: con queste sessioni giornaliere da inizio anno ho fatto ottimi risultati e raggiunto quasi tutti gli obiettivi prefissati. Le sessioni di domenicali sono rare (una decina da inizio anno): le gioco soprattutto per svago dalla normale routine e divertimento/allenamento per eventi più importanti futuri.
IPC: Allora svelaci quali sono i tuoi programmi futuri: troppo facile dire “WSOP”?
AC: Il progetto principale per il futuro è continuare sulla linea che sto seguendo con disciplina e costanza, dato che i risultati continuano ad arrivare: nella mia standard routine giornaliera riesco a notare dei miglioramenti sensibili sessione dopo sessione.
Poi continuerò a disputare i tornei maggiori italiani come svago, convinto di poter sempre dire la mia. Dimenticavo: fra pochi giorni si parte per Las vegas. Ho in programma il Main Event, torneo estremamente EV+, più qualche altro side nel caso mi senta in forma per disputarlo!
IPC: come mai reputi il Main Event un torneo EV+? Con un field così gigantesco non si corre il rischio di vedere limitate le proprie abilità? E in che modo pensi di adattare il tuo gioco nel Main Event?
AC: Lo reputo EV+ perché nella totalità del field ci sono molti amatori e tanti altri money scared outplayabili: se guardiamo nel lungo termine ovviamente la tecnica avrà la meglio, è chiaro che se nei primi 3 day ti capitano tutti tavoli con 7/8 regular allora il torneo diventa EV-, ma lo ritengo abbastanza remoto, almeno 3 amatori è probabile trovarli al tavolo.
Non credo di decidere una strategia prima di vedere il tavolo che dovrò affrontare: ogni tattica è perfetta/sbagliatissima a seconda di avere un tavolo tight-aggro-passive, con regs in posizione su di te, con la posizione su regs, … Diciamo che il 60% di un buon piazzamento alle WSOP lo fa il redraw dei tavoli: con la fortuna di avere sotto mano tavoli facili, puoi accumulare molte chips così come puoi fare un torneo da short in tavoli strong. Ovviamente poi bisogna vincere gli showdown come Galb 😀
Penso che farò fasi più aggressive, alternate a fasi in cui tirerò i remi in barca se necessario. Sicuramente non giocherò scared la bolla, come ho fatto l’anno scorso che mi è costata l’eliminazione all’ 800simo posto con 700 a premi.