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Dario Alioto: mangiare sano alle WSOP
“Per assurdo, quando ero uno sportivo, me ne sbattevo proprio dell’alimentazione. Me ne preoccupo molto di più adesso.”
Inizia così la mia chiacchierata con Dario Alioto ai tavoli della Poker Kitchen, dove lo incontro in piena pausa cena.
Come mai hai deciso di cambiare repentinamente le tue abitudini alimentari?
Devo farlo se voglio arrivare a 50 anni in una forma decente! Sono sempre stato abituato ad allenarmi, ho spirito di sacrificio, ma quando avevo 20 anni mi bastava tanta palestra per avere un fisico molto asciutto, invece ora senza cambiare l’alimentazione mi rimarrebbe comunque un po’ di grasso.
Che dieta segui?
Sto seguendo praticamente la dieta a zona, limitando le carni rosse e i carboidrati ad alto indice glicemico come pane e pasta. Ovviamente non tocco merendine o altre schifezze di quel tipo, ma non l’ho mai fatto, nemmeno da più giovane. E insieme alla dieta, mi alleno in palestra quotidianamente.
Qui negli USA sembra impossibile riuscire a mantenere le abitudini alimentari di casa. Tu alle WSOP riesci a mangiare come a Roma?
A casa faccio un pasto ogni tre ore, con uno spuntino 30 minuti dopo il risveglio e un altro 30 minuti prima di andare a dormire. Le ho provate tutte, dai tre pasti al giorno al mono-pasto, ma questa è la soluzione che mi fa stare mille volte meglio delle altre. Anche se non riesco a mantenere la stessa tabella di marcia, qui al Rio c’è tanta varietà, quindi me la cavo piuttosto bene. Spesso mangio giapponese, e comunque integro prendendo gli Omega 3.
Come mai gli Omega 3 sono così importanti?
Non contano tanto da soli, ma è scientificamente provato che abbinati alla dieta a zona funzionano benissimo, quasi un elisir!