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Margherita e Sofia, railbirder d’eccezione
Pochi giorni fa, nella ventesima puntata di vegas2italy, avevamo affrontato un delicato tema: come dire alla ragazza che vado a Las Vegas?
Due poker player che sicuramente non hanno questo problema sono Luca Moschitta e Alessandro “Bubukonan” Fasolis, entrambi in deep run in questo Main Event delle WSOP 2013, entrambi accompagnati e supportati dalle fidanzate che fanno il tifo.
Sofia Lovgren l’abbiamo conosciuta l’anno scorso proprio qui a Las Vegas, quando i ruoli erano invertiti: in quel caso era Luca Moschitta a fare da “railbird” per l’ottima prova della svedese in un evento WSOP. Invece Margherita, piemontese di Alba proprio come Bubukonan, lo ha accompagnato nel primo viaggio a Sin City e ora si ritrova immersa nella folla a fare il tifo.
“Io e Luca giochiamo sempre gli stessi tornei, abbiamo programmato la nostra schedule in modo di essere sempre presenti agli stessi eventi. Ci sosteniamo a vicenda e siamo sempre a fare il tifo l’uno per l’altra” mi racconta Sofia, che se ne sta tutto il tempo incollata al tavolo di Moschitta in Amazon Room, noncurante della ressa.
Margherita invece va avanti e indietro tra una comoda sedia fuori dalla sala e la “curva Bubu”, e mi spiega: “Non sono una giocatrice di poker, e non mi capita spesso di accompagnare Alessandro agli eventi. Lui non gioca tanti tornei dal vivo, preferisce grindare online, e quando gioca i tornei a Saint-Vincent va e torna in giornata, quindi ci vediamo quando rientra a casa. A Sanremo lo ho accompagnato spesso, mentre a Campione sono arrivata solo per il suo tavolo finale IPT. Però ho deciso di accompagnarlo in questo viaggio a Las Vegas, per stargli accanto ma anche per farmi un po’ di vacanza!”
Sofia mi racconta dei progetti per il futuro insieme a Luca: “Stiamo per andare a vivere insieme a Malta, è un bellissimo posto in cui stare. Tra un mesetto inizieremo finalmente a trasferirci”. Margherita e Alessandro invece già convivono, e lei mi parla di com’è abitare insieme a un grinder: “Io rispetto il poker come un lavoro e so che Ale lo fa in modo totalmente serio… ma a volte ci sono dei problemi, principalmente dovuti agli orari. Per quattro o cinque sere alla settimana lui arriva a letto alle sei, e io alle sette mi alzo per andare a lavorare: abbiamo messo anche un secondo letto matrimoniale nella stanza dove c’è il computer, così posso stare un po’ più di tempo con lui!”
Ma la convivenza non è poi così drammatica: “Stiamo davvero bene e per tre sere alla settimana lui non gioca e possiamo rilassarci e fare quello che ci pare. E poi abitiamo in un bellissimo posto in mezzo alle Langhe, sono affezionata al Piemonte e non cambierei casa per nulla al mondo… al contrario di Sofia che mi sembra prontissima a trasferirsi a Malta, io non lo farei mai!“