Igor Cassina a Venezia: dalla sbarra alla pila…di chip!

Ospite d’onore del day1b del Pokerclub Live Series di Cà Noghera è senza dubbio il campione olimpico Igor Cassina, medaglia d’oro ad Atene 2004 nella specialità della sbarra.

Disponibilissimo e molto simpatico, si avvicina a noi durante la pausa cena.

Allora Igor, come va il torneo?

Beh, bene dai: ho fatto due mani e le ho vinte, sono sopra di quattromila rispetto alla partenza. Però sto cauto e porto pazienza: sono alle prime armi e qui è pieno di avvoltoi!

E’ il giusto spirito! Senti, passando a una domanda molto più generica, per chi non ti conoscesse… Quando nasce il personaggio “Igor Cassina”?

Certamente con la vittoria alla sbarra alle Olimpiadi di Atene, senza dubbio, anche se prima avevo fatto altri importanti risultati, ma l’eco di un trionfo olimpico non ha paragoni.

Al tavolo verde sei alla tua prima apparizione o ti è già capitato di giocare dal vivo?

Beh, qualche anno fa sono casualmente passato per Montecarlo, lì conobbi Max Pescatori ed ebbi il mio primo contatto col Texas Hold’em. Poi, per la verità, non è che abbia giocato tantissimo se non in qualche rara occasione a casa, tra amici.

Mi piace però la tensione che si respira quando sei coinvolto in una mano importante, è davvero molto emozionante.

Trovi qualche affinità tra il tuo sport, o lo sport in generale, e una competizione pokeristica come questa? Ti sentiresti di dire che il poker è uno sport?

Se sia uno sport o meno non lo so. Di certo però lo vedo come una competizione dove senz’altro occorre pratica e certamente molto studio alle spalle; inoltre (almeno personalemente) noto come detto prima delle affinità con la tensione e l’ emozione che ogni volta ho prima di salire in pedana.

Eppoi, diciamocelo: qui fino all’ultima carta non puoi mai sapere se hai vinto, proprio come capita a me finchè non finisco l’esercizio, che può essere perfetto ma finchè non rimetto i piedi a terra… non sono mai sicuro!