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Una mano durata solo… 17 minuti
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E’ successa dall’altra parte del mondo, concretamente nel Main Event della tappa di Queenstown dell’Australian New Zealand Poker Tour. Siamo al Final Table e si è dovuto chiamare il tempo ai giocatori fino a quattro volte ai giocatori coinvolti nella mano, alla fine della quale ha dovuto intervenire persino il floorman.
Ma come mai ci hanno messo tutto questo tempo per una sola mano?
Chiu Yeung Lee (giocatore locale nonostante il nome) apre da UTG a 24.000, mini-raise nel livello 6.000/12.000/2.000. Tutti foldano fino al big blind, dove Jon Pierre Narbey chiama. Flop: 89T rainbow. Narbey donkbetta 45.000 e qua inizia un thinking process che sarebbe da portarsi al mare se Lee decidesse di scriverlo e rilegarlo. Dopo più di quattro minuti di pensieri, un altro giocatore al tavolo, Raj Ramakrishnan, chiama il tempo per Lee, che finalmente decide di fare call.
Turn: 7 di picche, il quarto seme che mancava. Narbey va in the tank per qualche minuto per poi puntare ancora 45.000. Lee di nuovo pensa e pensa per poi chiamare, mentre gli altri giocatori iniziano a mostrare malcontento per questo slow play.
River “alla Greenstein”: asso di quadri. Narbey ha bisogno ancora di qualche minuto ma ormai gli altri sono stufi e Jonathan Bredin chiama il tempo. Finito il tempo, Narbey fa check. Lee, probabilmente sconvolto da questa action furibonda, tanka ancora per un po’ finché Ramakrishnan non chiama il tempo di nuovo. A questo punto i fuochi di artificio: all-in di Lee.
Cosa fa Narbey? Snappa? Ma quando mai! Di nuovo si chiude in un fantapensiero e per guadagnare ancora un po’ di tempo chiede al dealer di fare il count del pot. Ma quando è troppo è troppo e Bredin chiama di nuovo il tempo, dopodiché Narbey folda la sua mano per il sollievo del resto del tavolo.
Era passato più di un quarto d’ora e il floorman ha deciso di intervenire: ha ammonito entrambi i giocatori e gli ha spiegato che nel caso di dover ricorrere di nuovo all’orologio avrebbero disposto solo di 30 secondi anziché il solito minuto.