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Carlo Braccini: i commentatori del Poker in TV considerino l’evoluzione del gioco!
PokerItalia24, un punto di riferimento televisivo nostrano per quanto riguarda il nostro sport, negli ultimi giorni sta facendo commentare ex novo alcuni vecchi tavoli televisivi tra cui l’edizione 2008 della “Notte Del Poker”.
Proprio una di queste puntate ha colpito Carlo Braccini, professionista di Pokerclub e protagonista in quell’evento, e ha dato vita a una piccola discussione “virtuale” tra lui ed il collega di Sisal Poker Niccolò Caramatti, nelle vesti di commentatore insieme a Giorgio Sigon di quel torneo di cinque anni fa.
Cerchiamo di capire, anche grazie ad un chiarimento di Carlo, da dove nasce il suo disappunto.
Era un vecchio tavolo datato Marzo 2008, la “Notte del Poker” appunto, già oggetto di commento del duo “Caressas”, i quali, in modo particolare, commentarono una mia mano ritenendola spettacolare. Ora, a distanza di 5 anni e con il nuovo commento, la stessa mano è diventata una schifezza.
Mi ha infastidito il fatto che Niccolò Caramatti (la voce a commento ndr) non ha preso in considerazione minimamente la vetustà di tale tavolo: allora era una buona giocata ed aveva un perché, mentre adesso non l’avrei certamente giocata, io stesso, in quel modo. Dopotutto i tempi cambiano.
Ricordi la mano?
Era un tavolo shootout, dove passava il primo, con buy-in 2800€, davvero alto in quel periodo. Ero secondo in chips, quando a bui 100-200 raiso utg a 400 con 88… ricevo un call e lo small blind Ceglia, un ragazzo qualificato su Unibet poco esperto, molto curioso, che callava con tutto, raisa a 800 con AQ.
Chiamo ed il flop fu 47K. Lui cbetta 800, io rilancio fino a 1600 e chiama. Al turn scende un secondo K, Ceglia checka e betto 4200… lui folda e giro 88. Caramatti ha criticato il raise a 1600, dicendo che l’oppo non avrebbe mai chiamato ed invece lo fece perché era uno molto curioso, nella speranza che al turn cascasse una delle sue.
Cosa dovrebbero, invece, fare i commentatori per dare un qualcosa in più a queste vecchie trasmissioni?
Evidenziare come si giocava in modo diverso a quei tempi e perché quelli bravi, che allora erano pochi, traevano vantaggi. Non dovrebbero dire “quella mano è sbagliata” ma far notare le differenze tra poker passato e poker presente.
Come mai, secondo te, ciò non accade?
Egocentrismo. Sigon, ad esempio, non si è mai sbilanciato troppo, mentre Caramatti lo ha fatto perché al commento tende a guardare tutti dall’alto verso il basso…
Come dovrebbe essere secondo te il “commento perfetto”?
Prima di tutto fatto da due commentatori, magari uno della vecchia guardia e uno della nuova, capaci di rispettare sempre le persone perché alla fine si tratta sempre di un gioco.
Ti sei sentito attaccato?
Guarda, non è una cosa personale, è solamente il modo che non condivido assolutamente.
Per concludere, chi è il commentatore più bravo e preparato in Italia, secondo te?
Ferrari Zumbini in primis: se fa un’analisi delle mani, non dice mai che uno ha sbagliato, ma che avrebbe potuto far meglio.