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il 13 Ago 2013

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David Sklansky propone nuove varianti di poker

David Sklansky propone nuove varianti di poker

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Che le varianti del poker stiano prendendo il sopravvento sul No Limit è ormai risaputo: basta vedere come alle WSOP gli eventi dove si potevano trovare più poker pro erano quelli di Omaha, Stud e 2-7 Draw. Il No Limit è diventato ormai un po’ troppo mainstream per i gusti dei pro. Certo, i maggiori eventi del mondo sono ancora di No Limit ma se guardiamo il prestigio di un torneo come il Poker Pro Players Championship ci renderemo conto di quanto le novità siano apprezzate dai grandi giocatori.

Forse è per quello che uno dei più grandi teorici di questo gioco, David Sklansky, stia pensando a nuove forme di gioco e nuovi elementi che possano creare dinamiche diverse che siano attraenti sia per il giocatore esperto che per quello occasionale. Sklansky ha voluto condividere sul forum 2+2 alcune di queste possibilità per vedere come reagisce la comunità pokeristica.

Le due proposte di Sklansky sono: che solo i bui possano raisare preflop e che nessuno possa ricevere AA o KK. Secondo il teorico, la prima opzione è ormai popolare in “alcune zone di Europa” (ma non dice quali) e comporterebbe che non si potesse re-raisare preflop. La seconda variante (a cui potrebbero essere aggiunte altre mani) è un’idea “difficile da fare live”, quindi pensata soprattutto per l’online.

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I commenti a queste proposte sono, come al solito, di ogni tipo e vanno dall’entusiasmo più assoluto a quelli che si chiedono semplicemente il perché di tutto questo. Delle due, quella che ha fatto discutere di più è quella di “vietare” AA e KK. La principale spiegazioni data da Sklansky e altri è che così si eliminerebbero un po’ di situazioni 80/20 e quindi aumenterebbe la varianza e allo stesso tempo la componente tecnica del gioco poiché sarà più strano finire ai resti preflop.

C’è anche chi ha contribuito alle trovate di Sklansky con altre proposte: mazzi da 5 semi, introduzione dei joker o di una nuova carta per seme per arrivare a mazzi da 56 carte o una variante che a quanto pare si gioca in Oklahoma. In questo “Choctaw Hold’em” si ricevono ben 3 carte private ma dopo il flop si deve far vedere una al resto dei giocatori, come nello Stud. Insomma, un bel numero di possibilità che indica come questo gioco sia in continua evoluzione e che appena una variante (in questo caso il NLHE) dà segni di stanchezza nascono nuove possibilità e nuovi modi di non annoiarsi mai.

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