Fundarò, dopo la bolla di Cipro: “Periodaccio!”

Sono passati già tre giorni dall’eliminazione di Giacomo Fundarò come uomo bolla del WPT di Cipro ma l’amarezza rimane tanta. Abbiamo voluto parlare un po’ con Giacomo per conoscere le sue sensazioni dopo un’esperienza del genere e sapere cosa ne pensa del vincitore e dominatore del torneo dall’inizio alla fine Alexey Rybin.

IPC: Ciao, Giacomo, innanzitutto un grande “great game” per te, immaginiamo che sia stata dura vivere qualcosa di questo tipo, fare la bolla con gli assi in mano…

GF: Ciao, che dire… Periodaccio! Peggio di così non poteva proprio andare… Tra l’altro stessa cosa mi successe al WPT Venezia di qualche mese fa contro Martin Stazcko, quando persi con i KK contro le sue QQ a tre o quattro posti dalla bolla… Peccato runnare male in tutte le late stage in un buon periodo di forma, arrivando in 28 left senza quasi mai arrivare allo showdown. Poi prima AK contro AQ ho splittato (con dobbia al board) e dopo la mano dell’eliminazione degli assi.

IPC: Così è difficile, infatti… Come hai trovato il field? Oltre Sam Trickett, Marvin Rettenmaier e l’apparizione fugace di Michael Mizrachi al Day1 non c’erano tanti giocatori conosciuti.

GF: Il field era abbastanza misto, tra professionisti e giocatori turco-libanesi sicuramente meno esperti… Poi per esempio c’è stato un signore russo, che un po’ scorrettamente, rimasto con tre bui e mezzo si è rifiutato di pushare per due orbite, sperando in un cooler in un altro tavolo e prolungando la durata della bolla.

IPC: Che storie… Ti è capitato di giocare questi giorni (o forse qualche altra volta) con il vincitore, Alexey Rybin?

GF: Sì, ci ho giocato al Day3 e un paio di livelli anche al Day2… A dire il vero non mi è sembrato nulla di particolare, un giocatore solido che spewa poco e pot-controlla molto. Poi gli ho visto vincere diversi big pot in mani coolerate…

IPC: Grazie mille, Giacomo. Speriamo questa bad run sia già finita… Good luck!