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LiveAce o come raggirare la proibizione del poker online negli Stati Uniti
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Che la proibizione del poker online negli Stati Uniti non fosse la miglior soluzione del problema era una cosa che più o meno tutti sapevano, anche quelli che si opponevano (e si oppongono tuttora) con più forza alla sua legalizzazione. Come ai tempi del proibizionismo quello che succede è semplicemente che le persone che vogliono fare una cosa (bere alcool, andare in un casinò o giocare a poker da casa) finiscono per farla comunque trovando il modo di raggirare il divieto.
Uno degli esempi più ingegnosi che è nato recentemente negli Stati Uniti è LiveAce, un sito per giocare a poker con… fake money? Sì e no.
Ogni utente riceve 400 chips nel momento della registrazione e ne potrà aggiungere altre 400 ogni giorno. Queste chips si potranno mettere in gioco nei tavoli cash di No Limit Hold’em e di Omaha che offre LiveAce e che hanno diversi limiti: dal 1/2 fino al 25/50. Sedersi al tavolo costa 100 bui in fake money e uno può, come in qualsiasi partita di cash, alzarsi quando vuole con le vincite.
Queste vincite, però, non saranno più “fake money” ma “live chips” e potranno essere utilizzate per puntare nelle aste quotidiane per diverse somme di soldi veri. “Aste per soldi veri?”. Sì. Per esempio LiveAce mette in palio un premio da 10.000$. Tutti i giocatori possono fare una puntata con le sue live chips indicando quanti soldi di quei 10.000$ vogliono ottenere. Per esempio, una persona (nell’immagine sotto il mago) decide di puntare 10.000 “live chips” per una fetta di 500$, il che significa che la proporzione è di 20:1.
Siccome è stato lui a fare l’offerta più alta, è lui che prende la prima parte del premio. Poi gli altri utenti (il guerriero e la ragazza in bikini) prenderanno il resto dei soldi in ordine di “bid rate” fino all’esaurimento del premio. Ciò significa che in questo esempio il ninja non ne prenderà un solo dollaro ma non perderà neanche le sue live chips, che gli saranno restituite.
Finora LiveAce ha iniziato a funzionare in 32 stati, nella maggior parte dei quali il poker online è ancora sotto la proibizione nazionale. Bisognerà vedere nelle prossime settimane il successo che possa riscuotere un’iniziativa di questo genere.