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Strategia

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il 7 Set 2013

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Massimo “Maxshark” Mosele: “Nei tornei low/middle buyin è profittevole giocare un numero maggiore di mani”

Massimo “Maxshark” Mosele: “Nei tornei low/middle buyin è profittevole giocare un numero maggiore di mani”

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SAINT VINCENT – Massimo “Maxshark” Mosele è uno di quei rounders che da un paio di anni a questa parte ha deciso di limitare il gioco online – che tante soddisfazioni gli ha dato quando ancora si giocava sulle .com – per dedicarsi a “grindare” i maggiori circuiti live italiani e non solo.

I risultati hanno iniziato fin da subito ad arrivare e basta fare una rapida ricerca su  “hendom mob” per scoprire la lunga serie di bandierine piazzate dal torinese.
Ed è soprattutto la capacità di adattamento ai diversi tipi di buyin che porta Mosele ad essere uno dei più rispettati giocatori di MTT live attualmente in circolazione nello Stivale.

Con le “PokerClub Live Series” nel vivo del Day2, ne abbiamo approfittato per scambiare quattro chiacchiere con lui per conoscere il suo punto di vista sulle diversità – e conseguenti accorgimenti da prendere – tra un torneo con un costo d’iscrizione elevato come può essere un EPT, e invece un evento simile alle PLS dove il field è più soft ma non per questo privo di insidie.

“Quando ti trovi a confrontarti con un field dalla qualità media la strategia migliore da adottare è quella di giocare un numero nettamente superiori di mani rispetto ad un torneo come può essere un EPT. E’ molto importante – ci dice “Maxshark” – giocare sull’avversario, capire quali sono quelli al tuo tavolo che hanno degli evidenti leaks da poter sfruttare a proprio vantaggio e, cosa fondamentale, usare il più possibile la posizione.”

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Proprio il piemontese, che solo qualche giorno fa era a Barcellona per giocare l’EPT, ha le idee chiare su come comportarsi in field giocoforza più duri: “Più il livello sale e più certi colpi vanno giocati perché di giocatori pronti a regalarti le chips se ne trovano pochi e quindi è necessario essere disposti a “gamblare” con più frequenza o, comunque, non aver timore di metterle tutte dentro in coin flip”.

Per concludere, prosegue Mosele, “un approccio più LAG in tornei low/middle buyin è la strategia che ti consente di accumulare stack importanti. Questo perché contro giocatori non troppo preparati, nel momento in cui “hitti” il tuo board, è frequente che questi facciano fatica a passare mani potenzialmente buone preflop ma che sul board hanno perso di valore”.

 

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