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il 17 Set 2013

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Rocco Palumbo e la sua nuova sfida: gioca sui “.com” dalla Slovenia!

Rocco Palumbo e la sua nuova sfida: gioca sui “.com” dalla Slovenia!

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Così come il poker ha bisogno di un’evoluzione continua per rimanere in salute, anche i pokeristi, ancor di più se titolati e fortissimi, hanno bisogno di cercare nuovi stimoli per migliorarsi, rimanere vincenti, confrontarsi con avversari più duri e vivere così un’avventura sempre nuova… come se ogni sessione di grinding fosse l’alba di un nuovo giorno. Il grande salto, fatto già da molti professionisti “made in Italy”, questa volta lo ha compiuto Rocco “RoccoGe” Palumbo: il campione delle WSOP 2012 ha scelto la Slovenia per testare le sue capacità sui vari “punto com”, scegliendo Portorose come sua nuova base. Ecco quanto ci ha raccontato, buona lettura!

Ho letto della profittevole serata dell’11 Settembre, complimenti. Come sta andando l’avventura sui vari .com?

Il .com è tosto, sicuramente non è partito nel modo migliore. Intanto abituarsi alla varianza lì è una cosa diversa anche solo in termini di buy-in, se poi lo traduci in $ è davvero pesante mentalmente. Inizio pessimo comunque, con uno swing sull’ordine dei 35.000/40.000 €, circa 400 buy-in, che comunque, da quel che vedo in giro, sono nella norma… insomma devo solo farci la mano.

Cosa ti ha portato a lasciare l’Italia e scegliere Portorose?

La Slovenia mi è sempre piaciuta e la voglia di grindare sui .com era davvero troppo troppo alta, poi se ci aggiungi la vicinanza al Perla di Nova Gorica, la vita semplice ed economica ed il bel posto… good game!

La scelta di Portorose è stata mirata? Conoscevi già il posto?

Mirata no, sono sincero. La Slovenia mi piaceva molto per una serie di cose, ma sicuramente non sarei mai potuto stare nell’entroterra. Però da lì a scegliere per forza Portorose no, qualsiasi punto carino sulla costa istriana sarebbe andato bene.

Tornando al grinding online: hai una schedule giornaliera precisa? Su quale room stai andando meglio?

Non ho una schedule precisa, come facevo sul .it apro praticamente tutto ciò che parte. Gioco su tutti i principali siti, Pokerstars, Winamax, Full Tilt… Sicuramente preferisco i tornei grossi e faccio tutto a parte i buy-in più alti, tenendo circa un average buy-in intorno ai 130$.

Ti sei posto qualche obiettivo particolare?

Nessun obiettivo particolare, mi piacerebbe dimostrare a me stesso di essere vincente anche su questi field, che non è una cosa da poco. Troppe volte mi sono sentito “retrò” ad essere costretto al field .it o comunque “outclassed” dai regular stranieri.

Differenze grandi col “punto it”? Quali giocatori ti hanno messo più in difficoltà?

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Le differenze sono infinite, anche se tirare giù degli esempi non è facilissimo. Non ho ancora un sample adeguato per poter parlare di nessun regular specifico, molti mi hanno impressionato ma magari erano già giocatori che conoscevo dal vivo. La più grande differenza sono sicuramente i broking range preflop, dove praticamente si è 3-4 volte più wide come range rispetto al .it: se generalmente in uno spot “nostrano” vai rotto AQ-99, sul .com broki AT-66 o cose simili, quindi le prime volte che si girano le carte si rimane un po’ stupiti!

Stai frequentando anche i casinò locali? Immagino che il cash game sia profittevole là…

Niente puntate al casinò per ora. Quando ho occasione vado al Perla per gli eventi live, comunque di poker qua a Portorose, escluse le grandi manifestazioni, c’è poca roba. Ovviamente sarebbe un bel regalo se rifacessero il World Poker Tour qua, ma la vedo dura…

Hai trovato qualche collega a Portorose?

No, nessuno per ora.  So di alcuni professionisti sloveni, ma risiedono tutti nella capitale, Lubiana.

Programmi futuri, magari prossimi, per il live?

Vado al 100% a Londra per l’EPT, dato che ho vinto il ticket su pokerstars.com e lì, al contrario del .it, non si può cashare. Non che mi dispiaccia comunque, infatti era gia in programma. Purtroppo devo saltare per la prima volta in tre anni le WSOPE, ma ho degli impegni inderogabili proprio in quel periodo. Sicuramente farò il People’s Poker Tour la prossima settimana al Perla data la vicinanza, l’IPT di Sanremo e l’IPT Grand Final di Saint Vincent. A Dicembre mi piacerebbe ripetere il festival a Praga, che propone veramente una bella serie di tornei.

Ultima domanda: cosa mancherebbe, secondo te, ad un buon giocatore online italiano per eccellere nei vari “punto com”?

La flessibilità, credo. Non so, è una domanda veramente complicata, ma comunque la verità è che sul .com, con il field così grosso, si vede vermaente di tutto e non ci si può permettere di essere monotematici come sul .it , dove comunque i regular veramente forti si contano su una mano e giocando straightforward si può andare avanti. Sul .com si passa dal super regular che comunque gioca ABC, al super regular spewtard, non sono pochi, a quelli un po’ più aggressivi ma niente di che. Se non ti adatti o non sei flessibile nelle tue linee di gioco, ti ammazzano. E sicuramente avere una buona comprensione della varianza è necessario, sennò al secondo swing da 500 buy-in ti uccidi letteralmente…

 

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