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Jason Mercier: “Pensare fuori dagli standard per vincere”
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Jason Mercier continua a scalare posizioni nella classifica “morale” del miglior giocatore di poker del mondo, una classifica che per ora vede in cima Phil Ivey, che in questi giorni attraversa anche un ottimo rush online. Mercier non vuole ovviamente rimanere dietro e recentemente ha ottenuto un meritorio terzo posto a uno degli eventi delle WCOOP per 229.965$.
Nei giorni successivi al Final Table Mercier ha voluto condividere nel suo blog il thinking progress di alcune mani particolarmente importanti del suo torneo. Un vero regalo del buon Jason che nessun giocatore di MTT dovrebbe perdersi.
La serie inizia con uno spot particolare che Mercier ha voluto intitolare “Pensare fuori dagli standard”. Di solito quando giochiamo un torneo MTT abbiamo le nostre mosse classiche da cui non sappiamo o non riusciamo ad uscire: non foldiamo mai JJ-QQ, non abbiamo il coraggio di tribettare mani marginali o tendiamo a chiamare troppo spesso le threebet avversarie solo perché siamo in posizione.
Ebbene, secondo Mercier a volte bisogna avere la brillantezza di uscire da questi nostri schemi standard per non missare degli spot che ci sono certamente favorevoli. E’ proprio quello che è successo a Jason nel livello 14 di gioco, bui 400/800, ante 100. Lui siede sul big blind con circa 50 bui e KQ offsuited. Da middle position un giocatore miniraisa, e il bottone threebetta a 4.000. E’ qua che Jason fa queste considerazioni:
“La mia linea standard qui è foldare la maggior parte delle volte, o forse cold-fourbettare per poi foldare perché comunque rimarrei sopra i 40 bui, ma questo spot mi sembrava buono e gli avversari un po’ light. A quel punto ho pensato che loro due stessero giocando un po’ troppo loose e questo mi ha portato a credere che una fourbet all-in funzionerebbe qui più volte di quelle in cui non lo farebbe“.
Effettivamente, Jason è andato all-in e i suoi avversari hanno foldato, permettendogli di aggiungere al suo stack più di un 10% di fiches senza aver dovuto prendere decisioni difficili al flop o arrivare allo showdown. Quel che è più importante, però, è il “Mercier-pensiero” dietro a questa mossa:
“Penso che la cosa importante da notare qui è che a volte devi andare contro il tuo ‘gioco standard’ nei tornei se vuoi davvero vincere. Capisco perfettamente che se vengo chiamato sono in una brutta situazione, ma lo spot era troppo buono per foldare e io gioco sempre per vincere“.