King Of Poker – Il pianeta delle donne!

“Le donne sono tutte diverse. Fondamentalmente sono una combinazione di quanto c’è di peggio e di quanto c’è di meglio al mondo… magiche e terribili“, così si esprimeva Charles Bukowski nel suo libro Donne del 1978.

Nelle sue parole qualche verità si cela. Nelle donne sono presenti magia e artigli che sanno come graffiare al momento giusto. Ecco allora che la terza edizione del King Of Poker si illumina e brilla grazie a un’assidua presenza di giocatrici. Le quote rosa in quel di Nova Gorica prendono una fetta importante del field con 16 texane che equivalgono quasi al 10% degli iscritti di oggi.

Francesca Fratazzi

Tra loro presenziano alcune carneadi forse, ma anche le Pro Carla Solinas e Giorgia Tabet non disdegnano questa avvincente sfida: “Qui a Nova Gorica mi sento a casa finalmente. Sono 8 giorni che sono qua, per un precedente evento, ma adesso molti amici romani ci hanno raggiunto in questo evento e così il clima più familiare mi rende felice!” e “Non sapevo che gli organizzatori fossero del gruppo Cotton Club, sennò avrei partecipato anche agli altri eventi, invece questo è il primo che affronto, attirata decisamente dalla bella struttura e dal montepremi garantito di 150.000€. Inoltre, cosa che non guasta mai, qui a Nova Gorica mi trovo particolarmente a mio agio!“, queste le parole rispettivamente di Giorgia Tabet e Carla Solinas.

Giorgia Tabet

A impreziosire il field femminile anche Francesca Fratazzi, vincitrice della prima edizione, che elargisce gioiosi sorrisi mentre ci racconta le emozioni provate con la vittoria di Budva: “E’ stata davvero una gioia immensa per molteplici motivi. La presenza di tutti gli amici romani che rappresentavano circa il 70% dei partecipanti ha fatto si che il clima fosse davvero divertente e vivace con un field di tutto rispetto grazie anche alla presenbza di giocatori rinomati come Andrea Benelli o Andrea Dato, tanto per citarne un paio. Il contesto prettamente maschile è stato di grande stimolo. Non è così comune vedere trionfare una donna in un gioco dove la percentuale di uomini è così elevata e difendere la causa di noi donne come giocatrici capaci e brillanti è stata la missione più piacevole. In realtà l’evento dovrebbe chiamarsi Queen Of poker e non King, me lo avevano promesso dopo la vittoria. Scherzi a parte è sempre un piacere immenso sfidarsi in un gioco che ci appassiona e in un clima così amichevole e cordiale“.