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Negreanu: “McEvoy: non meriti l’Hall of Fame, sei un ex giocatore”
Settimana scorsa abbiamo conosciuto i nomi dei giocatori che a Novembre saranno introdotti ufficialmente nel Poker Hall of Fame. Scotty Nguyen non ha bisogno di nessuna presentazione per quelli che si sono avvicinati al poker dopo il boom di Chris Moneymaker nel 2003. Giocatore non solo facilmente riconoscibile ma anche molto vincente, come dimostra la sua vittoria nel torneo più completo di tutti i pokeristi: il Poker Players Championship del 2008, quando vinse quasi due milioni di dollari.
Per sapere chi fosse Tom McEvoy, invece, più di uno è dovuto fare un giro su internet, dopodiché avrà scoperto che McEvoy fu campione del Main Event delle WSOP nel 1983, quando era giocato da appena qualche centinaio di giocatori, e scrittore di libri sull’argomento. Abbastanza da entrare nel Poker Hall of Fame? Secondo Daniel Negreanu assolutamente no. Tutto è nato da questo tweet di Doyle Brunson:
Times have changed. Need to rewrite the criteria for the Poker HOF. Define high stakes? what is top competition? Tournament poker? Thoughts?
— Doyle Brunson (@TexDolly) October 21, 2013
“I tempi sono cambiati. Serve riscrivere i criteri per il Poker Hall of Fame. Definire cosa si considera high stakes? Cosa si considera come massimi livelli? Tornei di poker? Qualche idea?“. Ovviamente molti hanno capito subito che Doyle non condivideva affatto la scelta di far entrare McEvoy nell’HOF. Lo stesso McEvoy all’inizio si è visto coinvolto nella discussione ma alla fine ha deciso di cancellare tutti i suoi tweet in merito.
Se c’era uno che non sarebbe stato mai zitto in una situazione del genere, quello era sicuramente Daniel Negreanu, che ha risposto non solo a Doyle ma soprattutto a McEvoy, che ha accusato, fra le altre cose, di non essere più un giocatore di poker. “You’re an ex“, gli ha detto Daniel.
A soccorrere McEvoy dalla mordacità di Negreanu è stato Matt Savage, Tournament Director del World Poker Tour, che ha voluto difendere non solo il giocatore ma soprattutto il sistema di elezione dei giocatori all’Hall of Fame, che in realtà è il nocciolo del problema. Alla fine Matt dà un consiglio a Daniel: “rimani solo a fare quello che sai fare bene… Giocare i tornei di poker!“.
Ricordiamo a questo punto i criteri in base ai quali vengono eletti i candidati dopo la votazione su internet:
– Aver giocato a poker ai massimi livelli
– Avere almeno 40 anni
– Aver giocato high stakes
– Aver giocato bene fino a guadagnarsi il rispetto degli altri grandi giocatori
– Aver superato la prova del tempo
– Per quelli che non sono giocatori, aver contribuito in maniera eccellente allo sviluppo e alla crescita del mondo del poker
Per uno come McEvoy, che effettivamente negli ultimi anni si è fatto vedere pochissimo ai tavoli, “la prova del tempo” sembra superata solo in parte. Per quanto riguarda “i massimi livelli”, ovviamente ai tempi in cui ha vinto il Main Event delle WSOP l’ha fatto, ma oggi sappiamo che i massimi livelli sono ben altri, così come gli high stakes.
Quest’anno sicuramente non ci saranno cambiamenti e nessuno penserà di annullare l’ingresso di McEvoy nell’Hall of Fame, ma sembra evidente che questa è una storia che farà parlare ancora tanto e che potrebbe portare a una modifica dei criteri di selezione della Poker Hall of Fame.