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Saman ‘Ottodix’ Ziarati: ‘Ecco perché ho scelto Edimburgo e il .com’
Sembra una ‘epidemia’ ma non lo è. Sono davvero molti i professionisti italiani che, per ragioni varie, stanno lasciando l’Italia alla ricerca di nuovi stimoli pokeristici, alla ricerca, forse, di quei soldi che, nell’ormai saturo ‘.it’, faticano a trovare con la stessa facilità degli inizi.
Giuliano Bendinelli, Dario Minieri, Angelo Castelli, Rocco Palumbo hanno già aperto la loro valigia giunti a destinazione. Stessa cosa ha fatto, ultimamente, Saman ‘Ottodix’ Ziarati, professionista di NetBet: da Edimburgo, Scozia, ci ha raccontato la sua nuova ed esaltante esperienza di vita e di poker.
IPC: Parto col botto. Da Ancona ad Edimburgo: ci spieghi cosa ti ha portato in Scozia?
SZ: Ci sono varie motivazioni che mi hanno spinto a venire qua. La mia ragazza aveva bisogno di imparare correttamente l’inglese per motivi lavorativi e io, giocando a poker soprattutto online, non avevo grossi problemi a spostarmi. Ciò che piú amo della mia nuova vita è la possibilità di grindare di pomeriggio: qui in Scozia posso avere uno ‘spending’ pomeridiano addirittura superiore a quello che avrei in Italia la sera, essendoci sui ‘.com’ un palinsesto clamoroso. Finalmente posso svegliarmi la mattina e avere ritmi di vita ‘normali’.
IPC: Hai già cominciato a battagliare sul ‘.com’? Hai già stilato una schedule?
SZ: Ho iniziato da pochissimo a grindare sui .com, in quanto le procedure di verifica e di aumento dei limiti di deposito sono state piuttosto lunghe. Sono quindi ancora in una fase di studio delle varie piattaforme, ma una idea generale me la sono fatta.
IPC: E’ vero che, come dice Rocco Palumbo, è necessario abituarsi a swing pesanti sul ‘.com’?
SZ: Rocco è un caro amico, non posso che essere d’accordo con lui. Per giocare sui ‘.com’ bisogna prepararsi mentalmente a swing anche grandi, dati i buy-in molto alti e i field superiori al migliaio di giocatori. Anche i colpi da giocarsi spostano di piú, dato che una deep run in un grosso torneo non ci capiterà tutti i giorni, e perdere un flip 15 left può avere un sapore ancora più amaro. Domenica scorsa, ad esempio, ho fatto una deep run a un domenicale ‘.com’ dove il primo prendeva oltre 100.000€, la mia corsa si è fermata quando con coppia di re ho trovato un avversario con gli assi per un pot gigante. Bisogna, quindi, essere pronti a qualunque evenienza e giocare sempre rollati.
IPC: Hai già notato differenze di gioco con il nostro ‘.it’?
SZ: Le differenze ci sono sicuramente e la più lampante è quella che i range sono sicuramente più larghi rispetto ai nostri. Inoltre giocare fuori posizione rispetto a uno tedesco o uno scandinavo può essere molto snervante, dato che ci metteranno un sacco di pressione. Gli avversari hanno una tendenza molto accentuata al floating, quindi è più difficile riuscire a portare a termine un bluff, dato che verremo spesso chiamati per 2 ‘street’ da avversari che mirano a outplayarci.
IPC: Extra poker: quanto è cambiata la tua quotidianità da Ancona ad Edimburgo? Che cosa in particolare?
SZ: Giocando soprattutto i pomeriggi, ho la possibilità di dedicarmi maggiormente a tanti hobby. Mi capita spesso la mattina di andare in palestra oppure di cucinare, una cosa che avevo sempre amato ma che, concretamente, non avevo mai realizzato e, lo ammetto, mi sta dando tante soddisfazioni! Inoltre Edimburgo è una città culturalmente molto viva, con eventi programmati ogni settimana, è davvero difficile annoiarsi.
IPC: Progetti futuri: credi di rimanere a lungo in Scozia oppure vedi altre opportunità?
SZ: Rimarrò qui in Scozia almeno fino a marzo poi mi sposterò in una città francofona, probabilmente Bruxelles, per imparare anche il francese. Faccio un lavoro che mi permette di vivere in qualunque parte del mondo, non vedo perchè non dovrei sfruttare l’occasione per aumentare il mio bagaglio culturale.