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Il Main WSOP? Roba da ragazzi!
All’alba di questa mattina, Ryan Riess, per gli amici “The Beast”, è stato incoronato campione del mondo. Il 23enne del Michigan, residente a Las Vegas, ha sconfitto il meno quotato Jay Farber, incassando un assegno da 8.361.570$. Il trionfo di Riess mette dunque fine all’edizione numero 44 delle World Series of Poker.
Riess, ex dealer e professionista da pochi anni, segue le orme di tanti altri “babies” che sono riusciti a centrare il sogno di ogni pokerista. Dal 2009 ad oggi, infatti, i vincitori del torneo più prestigioso del mondo sono stati tutti ragazzi giovanissimi.
L’anno scorso a trionfare fu Greg Merson che sconfisse il connazionale Jesse Sylvia dopo un interminabile heads-up. Nel giorno del successo Merson aveva 25 anni. Pochi? Vi sbagliate. Tra gli ultimi sei campioni del mondo, Greg Merson è il più vecchio.
Nel 2011, il tedesco Pius Heinz sbaragliò il tavolo finale a soli 23 anni. La vittoria del ragazzo di Odendorf resta probabilmente una delle più nette di questi ultimi tempi, il suo gioco estremamente aggressivo pagò i dividendi e Pius se ne tornò in Germania con 8.715.638$.
Il 2010, come dimenticarlo, è l’anno in cui anche un po’ di azzurro tinse i tavoli del Rio di Las Vegas. Filippo Candio andò vicinissimo all’impresa, chiudendo quarto dopo un torneo a dir poco entusiasmante. A vincere fu però il canadese Jonathan Duhamel, ai tempi 24enne, che nel testa a testa conclusivo spazzo via John Racener.
L’annata precedente consacrò un altro ragazzino del Michigan. Joe Cada vinse il Main Event a 21 anni e 357 giorni, diventando così il più giovane giocatore di sempre a conquistare il braccialetto di platino. Ricordiamo, tra l’altro, che alle WSOP l’età minima per potersi iscrivere è di 21 anni. Nell‘heads-up conclusivo Cada ebbe la meglio sul boscaiolo Darvin Moon. L’ultima mano di quell’edizione fu abbastanza clamorosa: apertura di Joe Cada a 3 milioni con 99, tribet di Moon a 8 milioni con QJ, push di Cada e “gambling” call di Moon che decide di giocarsi tutto con la sua broadway suited pur avendo dietro ancora 65 milioni di chips. Il board 827K7 aprì le porte del successo al giovanissimo americano.
Nel 2009 il titolo andò invece al danese Peter Eastgate che in un heads-up tutto europeo sconfisse il russo Ivan Demidov. In quell’anno Eastgate vinse a soli 22 anni, battendo così il precedente record segnato nel lontano 1989 da un giovanissimo Phil Hellmuth. Record che, come accennato poche righe sopra, durò poi un anno appena.
Per ritrovare ai vertici un “over” dobbiamo dunque arrivare al 2008, anno in cui l’allora 40enne Jerry Yang, grazie anche ad una run indimenticabile, eliminò uno ad uno tutti i partecipanti al final table e conquistò l’agognato successo.
E’ dunque un dato di fatto: l’esperienza che accumulano i ragazzi di oggi grazie all’online ha un valore inestimabile. Gli ultimi sei vincitori di cui abbiamo parlato, sono infatti tutti professionisti che dedicano ore ed ore giornaliere a questo gioco. Vero quindi che in un torneo con oltre 6.000 iscritti la fortuna incide necessariamente, ma che comunque, per arrivare in fondo, servono tante altre cose.
Giunta all’epilogo quest’edizione, i rounders di tutto il globo stanno già pensando al 2014. Che sia l’anno di un postino 40enne? O magari di una cuoca 50enne? Difficile, ma nel poker, ed è questo il bello, tutto è possibile.