Il Ministro Brambilla annuncia l’apertura di 40 nuovi Casinò

Buone notizie in arrivo per gli amanti del gioco, mentre la legislazione sulla regolamentazione dei circoli arranca il governo ha pronta una bella sorpresa con delle nuove licenze per l’apertura di 40 nuovi Casinò in tutta Italia, come ha annunciato il Ministro del Turismo Vittoria Brambilla nella relazione illustrativa sul turismo di qualche giorno fa.

Saranno 3 per ogni regione e per ora nasceranno presso alberghi già esistenti e di categoria 5 stelle, ma il governo annuncia di star lavorando anche per la riapertura delle case da gioco, il tutto finalizzato a rinvigorire l’offerta turistica del nostro paese e assecondare in questo modo le esigenze crescenti di una larga fascia della popolazione che attualmente è costretta a recarsi all’estero per poter giocare e magari attrarre turisti provenienti dall’estero che cercano oltre alle bellezze artistiche, al buon cibo anche qualche puntatina al Casinò.

Il ddl sarà portato in aula per esser discusso e approvato nelle prossime due settimane, mentre il Ministro promette che il regolamento con i criteri per l’individuazione delle località che saranno scelte in base ai flussi turistici e alla polazione residente nella zona verrà emanato entro 90 giorni dall’entrata in vigore del ddl: l’ obiettivo è di avere tutto pronto per la prossima estate.

Secondo quanto riportato dall’Espresso in un primo momento il poker non sarà tra i giochi presenti, in quanto il decreto prevede Roulette, Blackjack, Chemin de fer e Baccarat, ma come abbiamo anche detto in precedenza il Ministro ha assicurato, che il passo successivo dopo l’approvavazione del decreto sarà quello della regolamentazione degli altri giochi affinché i Casinò in questione possano offrire una gamma completa di servizi.

Questi Casinò saranno un grande affare per lo Stato e per i Comuni, principali beneficiari delle aliquote sul prodotto lordo, con tassazione che andrà dal 35% per prodotto lordo(differenza tra poste giocate e vincite incassate) fino a 25 milioni, per poi passare al 35% fino ai 50 milioni e al 40% per incassi superiori ai 50 milioni.

La gestione di queste case da gioco sarà data a società miste pubblico-privato, il cui capitale di maggioranza sarà di proprietà del Comune di ubicazione della struttura, ma la gestione sarà probabilmente appaltata a società concessionarie con gare d’appalto supervisionate dall’AAMS.

In ogni caso un messaggio chiaro arriva dal Governo che conferma di voler lavorare in questa direzione come escamotage per dare nuova linfa al turismo italiano, che sta vivendo un periodo di stallo, incrociamo le dita e speriamo che il passo successivo sia il ddl sui circoli di poker.