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Alessio Isaia ‘riappare’ all’IPT di Saint Vincent: “Sono qui per divertirmi, non ho più gli stimoli di un tempo”
“Il fabbro” è tornato. Dopo mesi di presenze sporadiche al tavolo verde, Alessio Isaia è riapparso all”IPT Accumulator in corso di svolgimento a Saint Vincent.
Il day1A del piemontese è stato pressapoco perfetto: pochi rischi, tanti piatti “piccoli” e 182.000 gettoni imbustati per il day2 che gli valgono la seconda piazza momentanea.
Ma la presenza di Alessio pare essere più casuale che altro, visto quanto ci ha rivelato.
IPC: Come mai questa lunga assenza? Dopo l’apparizione a Las Vegas per le WSOP sei praticamente scomparso…
AI: Hai detto bene: dopo Las Vegas ho deciso di prendermi una pausa che, sostanzialmente, è ancora in corso. Questo IPT è un’eccezione. Ultimamente, infatti, non ho più gli stimoli di un tempo, soprattutto dal punto di vista della competizione. Non dico che gioco svogliato, ovviamente sono qui a Saint Vincent per vincere, però gioco molto più rilassato e quasi solo per “divertirmi”.
IPC: Stai per caso considerando di ‘lasciare’? Hai altri progetti?
AI: Diciamo che è una fase introspettiva della mia vita: devo ancora capire cosa fare in futuro, ho un po’ di idee ma ancora niente di concreto. Ora sento soltanto il bisogno di pensare a me stesso e fare ciò che mi fa star bene.
IPC: Per quanto riguarda questa formula accumulator? Qual è il tuo pensiero?
AI: E’ sicuramente una formula che favorisce i giocatori bravi. E’ chiaro che con tre day1 si riesce a ridurre la varianza. Un altro fattore molto interessante è il fatto che, frammentando il buy-in, si rende questo torneo più accessibile. Ci sono sicuramente più giocatori occasionali, che spendendo ‘solo’ 700 euro possono ambire a dei premi ricchissimi. Di certo, diventa più un gioco di ‘pazienza’ che di abilità. Giocare 10 ore al giorno non è da tutti, anche se la maggior parte dei partecipanti sono ragazzi che online e giocano ore ed ore. Io, quando grindavo seriamente, giocavo nove ore al casinò e sei ore a casa…