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Rocco Palumbo: ‘Sponsor? Sbaglia chi crede accetterei solo contratti stellari…’
Come inizia un nuovo anno si cerca di cambiare qualcosa che non ci ha soddifatti. Nel poker, date le caratteristiche insite del gioco, questo non è certamente automatico, ma Rocco ‘RoccoGe’ Palumbo o ‘Sephirot88’ sul .com, dopo un deludente 2013 chiuso in break even, è partito col piede giusto in queste prime settimane del 2014 e vuole iniziare a macinare profit anche sui siti internazionali, dove finora ha balbettato fin troppo rispetto a quanto ci aspettassimo.
Impossibilitato a partecipare all’IPT di Nova Gorica in programma in questi giorni a causa dell’influenza, abbiamo approfittato della sua convalescenza casalinga per farci raccontare i recenti successi e le prerogative di questa nuova annata di lavoro.
IPC: Rocco, qualche giorno fa hai vinto un torneo da 30.000€ di profit su Winamax: inversione di tendenza rispetto al 2013?
Rocco Palumbo: Iniziare il 2014 con un buono shippo non è assolutamente male, anche perché le prime sessioni da inizio anno non eran andate male ma neanche bene, avevo vinto qualche piccolo torneo, ma purtroppo il numero di buy-in giocati è parecchio elevato e gli mtt minori non sono affatto sufficienti.
IPC: Reputi sia semplicemente a causa di una run migliore oppure hai lavorato su qualche aspetto del tuo gioco in mtt?
R.P.: Ho lavorato molto sul mio gioco e certamente ho migliorato tante cose, affinando qualcosa che mancava, ma non penso sia quello il motivo principale. E’ da un bel po’ di tempo che arrivavo sempre lì lì, fermandomi poi ad un passo dal successo pieno e sostanzioso economicamente.
IPC: Il tuo 2013 è stato deludente rispetto alle aspettative: cosa ti aspetti, dunque, dal nuovo anno pokeristico?
R.P.: Personalmente reputo che porsi degli obiettivi monetari o simili non sia del tutto corretto, ironicamente ogni anno sparo una cifra sui vari forum, un po’ per riderci su un po’ per motivarmi. Nel 2011, a fine anno, scrissi 400.000€ tanto per scherzare e ne feci più di 600.000€, anche grazie al braccialetto WSOP. A fine dello scorso anno scrissi che se avessi fatto di nuovo 400.000€ sarebbe stato un successo enorme e farne meno di zero è stato decisamente deprimente, ma credo aiuti a maturare.
IPC: Hai dovuto affrontare importanti downswing: in quei momenti hai cercato di staccare totalmente dal poker o mentalmente non ti hanno causato troppi problemi?
R.P.: I downswing logorano sempre, anche se sei il migliore o il più abituato del panorama. Staccare a me non aiuta particolarmente, ma è totalmente soggettiva come cosa. Ho anche avuto molte faccende da gestire in real life tra famiglia, trasferimento e casa nuova. Ho cercato di non pensare al lato opposto della medaglia quando stavo affrontando ciascuna di queste problematiche.
IPC: Come hai plannato il 2014 online e live? Sul .com credi di essere ora totalmente confident rispetto agli inizi?
R.P.: Ho avuto un inizio pesante sul .com. Dapprima ho avuto una sensazione di tranquillità notevole, dato che il field mi sembrava abbordabile, e in effetti lo è, ma quando ho poi realizzato che la varianza da affrontare deriva dai field enormi e da quel gruppo di regular problematici che ti levano davvero infinita edge, allora son sprofondato in depressione. Ora dopo studio e tanto aiuto da amici, tra i quali non posso non citare ‘mustacchione’ Kanit, mi sento di poter dire che le cose sono parecchio cambiate.
IPC: Sponsor, il mercato è in pieno fermento: ti aspetti qualche proposta a breve oppure continuerai a giocare senza patch?
R.P.: Sul lato sponsor sono abbastanza tranquillo, non tanto perché sono certo di trovarlo, anzi a dirtela tutto pensavo sarei stato contattato molto di più, magari anche da offerte minori. Probabilmente tutti pensano che firmerei solo contratti stellari quando in realtà sono disposto ad accettare per molto meno, semplicemente perché sono intenzionato a girare meno live e anche per un motivo banale: se mi sono trasferito sul ‘.com’ è per appianare l’ABI con il live. Trovavo poco sensato investire 30.000€ di buy-in in una trasferta EPT, poi chiudermi in camera e giocare ABI 30€. Ora una trasferta live, dunque, mi pesa molto meno mentalmente, ma sono anche meno giramondo di prima. Certamente però l’ambizione di mettermi una patch addosso non se n’è andata…