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Max Pescatori e il fold preflop con J-J contro l’amatore
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Siamo al Day3 del Grand Final delle Poker Club Live Series Max Pescatori è senza dubbio uno dei grandi protagonisti. Non solo come membro del Team Pro di Poker Club Lottomatica ma perché oggi torna ai tavoli con uno stack che gli consente di pensare all’in the money come un traguardo non troppo lontano.
Dopo parecchi giorni di poker gli aneddoti certo non mancano: le mani giocate contro gli amici (ieri è stato al tavolo parecchie ore con Giovanni Rizzo), le chiacchiere, la Serie A dal tablet commentata con gli altri giocatori… Uno di questi aneddoti riguarda invece una mano molto particolare che ‘il Pesca’ ha giocato contro un giocatore amatoriale.
Max ce la spiega: “Era l’ultimo livello del Day1B, mi trovavo a questo tavolo molto friendly, una buona atmosfera, con gente che chiacchierava tranquillamente. Una delle persone al tavolo era un signore che ha detto di essere un giocatore amatoriale, era venuto semplicemente per divertimento, come è giusto che sia“.
“A un certo punto questo giocatore ha fatto un mini-raise da MP, avevamo entrambi circa una trentina di bui. Io ero da bottone e ho spillato J-J. La mia prima impressione era che lui avesse una mano molto forte, forse A-A, K-K… L’ho visto proprio chiuso dopo aver fatto il raise, era proprio contratto. A quel punto avevo una decisione da prendere non semplicissima“.
Max ci spiega il suo thinking process: “Da un lato potevo appoggiarmi e guardarmi il flop ma non mi entusiasmava. Se veniva un flop tipo 2-2-5 e lui puntava io non avrei avuto la più minima idea di dove fossi. Quindi ho deciso di fare un piccolo raise per vedere cosa faceva lui, convinto che se lui avesse pushato io avrei dovuto foldare la mia mano“.
“Così ho fatto 3.600 sul suo raise a 1.600. Lui ha pushato i suoi 25-30 bui senza pensarci troppo e a quel punto era chiaro che avesse una di quelle mani che gli facevo. Io ho foldato ma ho fatto vedere i miei J-J. Lui ha girato A-A dandomi ragione…”
Un fold che può sembrare “facile” visto da fuori, con un giocatore amatoriale che all’improvviso ammutolisce, fa un mini-raise aspettando di trovare action e quando la trova pusha 30 bui senza problemi.
Tuttavia, bisogna dire che Max avrebbe potuto decidere di “gamblare” considerando che nel Day1A aveva già imbustato uno stack di oltre 50 bui. Così facendo non solo si è assicurato altre 20.000 fiches per il Day2 ma ha dimostrato al tavolo (e a tutti) che due braccialetti alle WSOP non si vincono per caso.