Poker Room
Comparazione Bonus
-
RoomBonus
Ultime notizie
Video consigliati
I consigli di Dario Sammartino per giocare il 4-max del TCOOP: “Cercate di essere i padroni del tavolo”
Ieri abbiamo vissuto la prima giornata del TCOOP, la serie di tornei turbo che PokerStars.it organizza fino al 9 febbrario. Alle 22:30 di questa sera martedì 3 febbraio ci sarà un evento che ha destato l’attenzione di tanti giocatori: il 4-max. La disciplina è ancora poco diffusa nel nostro paese ma già l’anno scorso ha avuto un torneo tutto suo alle WSOP. E indovinate chi c’era a portare la bandiera italiana fino al 43° posto? Uno degli italiani sulla cresta dell’onda: Dario Sammartino.
Abbiamo contattato ‘MadGenius87’ per farci dare qualche consiglio su come affrontare questa modalità di gioco che ovviamente prevede un alto numero di mani giocate. La prima risposta di Dario è tanto semplice quanto difficile da mettere in pratica:
“Giocatevi tutto, tutti i colpi e cercate di essere i padroni del tavolo“.
Dario va poi nello specifico. “La prima cosa da dire riguarda la posizione: nel 4-max è ancora più importante che in un full ring, dove capita più spesso di trovarsi a giocare una mano forte out of position. Nel 4-max devi sfruttare al massimo la posizione sui tuoi avversari e tentare di giocare il maggior numero di mani possibile quando sei l’ultimo a parlare“.
E indica il range di apertura ottimale in cui muoversi per non risultare troppo tight né troppo spewer:
“Dipende soprattutto dal tavolo ma normalmente la percentuale di apertura dovrebbe aggirarsi sul 35-45%… Ma ripeto: è molto table-dependent. Se abbiamo edge sui nostri avversari e sappiamo di poterli dominare post-flop allora è giusto salire anche fino al 50% delle mani. Se ci troviamo in un tavolo dove sono tutti regulars, o almeno giocatori sensati, dovremmo stare intorno al 30-35%…“.
Anche se queste considerazioni risultano molto valide all’inizio del torneo, da un certo punto in poi capiterà spesso di essere spostati su altri tavoli di continuo, o di vedere arrivare avversari nuovi al nostro tavolo ogni poche mani. Una dinamica che potrebbe ricordare vagamente lo Zoom. Dario ci dice la sua anche su questo aspetto:
“Quando il torneo andrà avanti è vero che potrà capitare di giocare in più tavoli nel giro di pochi minuti o di trovare molti avversari diversi. Qui, effettivamente, chi è abituato a giocare Zoom può essere leggermente avvantaggiato, nel senso che certe dinamiche le conoscerà meglio degli altri giocatori. In ogni caso, quando si incontra un avversario che non si conosce, la cosa migliore da fare è non inventarsi nulla di strano contro di lui. Giocare il più lineare possibile paga e in questa maniera potremo conoscerlo meglio senza svelare il nostro gioco“.
Consigli decisamente utili per il torneo di stasera. Siete pronti? Domani vedremo chi ha saputo sfruttare al meglio i consigli di Dario.