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Riduzione degli spot sui giochi e interventi anti-ludopatia: il Senato approva la delega fiscale
Dopo la proposta shock di qualche tempo fa dei deputati del PD Luigi Bobba e Michele Ansaldi, in cui veniva avanzata l’ipotesi di una tassazione paritaria per tutti i giochi, il governo torna a trattare argomenti che toccano il nostro mondo molto da vicino.
Quest’oggi il Senato ha infatti dato il via libera a una delega fiscale che prevede una drastica riduzione degli spot radiotelevisivi che pubblicizzano i giochi e rischiano di indurre a comportamenti compulsivi.
Il problema di fondo è sempre quello e non va sottovalutato: secondo un recente sondaggio la ludopatia colpisce oltre un milione di italiani e, a detta del Ministero della Salute, non si tratta affatto di un “fenomeno” sociale, ma di una malattia vera e propria.
Anche per questo, il testo di legge approvato dal Senato, e che passerà ora alla Camera, prevede interventi vari contro il gioco d’azzardo patologico, su tutti la creazione di un fondo anti-ludopatia.
La palla passerà dunque a Montecitorio e se anche i deputati approveranno la delega in questione pare configurarsi all’orizzonte uno scenario molto ben delineato: controlli sempre più mirati su tutte quelle pubblicità “potenzialmente pericolose” e drastica riduzione di promozioni e spot che incentivano il gioco, specie quelli che promettono importanti vincite in denaro.
E’ pleonastico ricordare quanto il poker si distacchi da quei giochi basati meramente sull’alea. Non ci permettiamo di dire che Hold’em e derivati siano immuni da eventuali effetti “collaterali”, ma è evidente che, essendo il poker texano uno skill game, se ci si applica e vengono seguite delle regole precise sono ben maggiori le soddisfazioni rispetto ai problemi che si possono creare.
Tutto questo, probabilmente, non è ancora pienamente chiaro alla classe politica che puntualmente mette tutto dentro un unico calderone senza fare distinzioni di sorta. Proprio sulla vicenda che ricordavano a inizio articolo, era intervenuto anche il giornalista de “Il Fatto Quotidiano” Dario De Toffoli, che provava a spiegare le evidenti differenze che ci sono tra slot, bingo, lotto e simili rispetto al poker.
A ogni modo la delega approvata a palazzo Madama tratta questioni assolutamente condivisibili. Mettere un freno a tutti quei problemi che possono sorgere è un atto dovuto e poco conta se si tratti di poker o meno: il gioco è e deve sempre restare pura passione e divertimento.