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La scalata di Francesco “FakeBullo” Cacciapuoti: “La scuola napoletana tra le migliori in Italia”
E pensare che fino a un anno fa non conosceva nemmeno il giochino. In soli dieci mesi Francesco Cacciapuoti, napoletano di 21 anni, è riuscito ad alzare il suo ABI (Average Buy-in) da 8€ a 50€ con ottimi profitti su tutte le poker room nostrane.
La passione tra “FakeBullo” – questo il suo nickname su Pokerstars – e il poker scoppia quasi per caso: “Frequentavo l’università e giocavo a calcio in maniera semi-professionale. Poi un brutto infortunio mi ha allontanato dai campi, mi sono operato al legamento crociato e questo intervento mi ha costretto a stare a letto per più di due mesi. E’ così che ho scoperto il Texas Hold’em. In quel periodo ho iniziato a giocare in maniera molto “casuale” facendo ricariche più per passare il tempo che per altro. Poi ho iniziato a documentarmi, leggendo blog e vari.”
Poi, l’incontro che ha cambiato la vita pokeristica di FakeBullo: “Al bar del paese ritrovo un mio vecchio amico e scopro che gioca a poker in maniera professionale: sto parlando di Antonio “Ipwnedu” Fiorito che, dopo aver assistito a qualche mia sessione, si ‘innamora’ di me e fa di tutto per trovare qualcuno che mi faccia fare il salto di qualità definitivo”.
Grazie al coaching di Paolo Ciuffi e Alessandro Borsa e lo staking degli amici Salvatore ‘fantastiknek’ e Armando ‘armandospina’ Spinelli, che Francesco intende pubblicamente ringraziare, il giovane partenopeo inizia a scalare i livelli: partendo dalla giungla dei tornei da 5-10€ di buy-in riesce, in meno di un anno, ad arrivare a giocare confident gli MTT più prelibati (e costosi) del punto it: “Senza il loro aiuto non ce l’avrei fatta. E’ importantissimo seguire i consigli di chi ha già parecchia esperienza in materia. Ora gioco praticamente tutto e, proprio poche settimane fa, ho vinto il mio primo domenicale: l’Eldorado di Poker Club con il nickname “BornToBe2“.”
Ecco il suo grafico globale su Sharkscope:
Uno dei segreti principali per migliorare ulteriormente e restare al passo con un field sempre più duro, è per Francesco un confronto costante con i suoi amici-colleghi che lo hanno “introdotto” in questo mondo: “Con loro ho davvero un ottimo rapporto e penso di essere stato davvero fortunato. Credo infatti che la scuola napoletana sia davvero una delle migliori a livello italiano: Sammartino, Bernaudo, Smeraglia, Carrascon e lo stesso Antonio [Fiorito]. Che fenomeni!”
Nonostante l’incredibile scalata, Francesco punta a migliorare ancora: “Obiettivi per il futuro? Sicuramente continuare a giocare con tanto impegno e tanto studio. E’ la chiave per un gioco in continua evoluzione. Per ora non credo di avvicinarmi al cash game, piuttosto sono molto intrigato dai live: non vedo l’ora di farne qualcuno importante.”