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Il fondista Northug gioca (e perde) a poker online high stakes dal villaggio olimpico di Sochi!
Il villaggio olimpico, solitamente, è noto per essere un luogo divertente, pieno di attrazioni, dove atleti di tutto il mondo si incontrano e allentano, in molti modi, quella tensione resa insostenibile dalle gare. Credo dunque che se avessi la possibilità di vivere l’esperienza olimpica, mollerei certamente il poker online per quindici giorni e vivrei appieno un’atmosfera unica.
Evidentemente non è dello stesso parere la leggenda dello sci di fondo Petter Northug che, impegnato nella kermesse olimpica, tra una competizione e un allenamento, pare non aver lasciato in Norvegia il suo portatile, tutt’altro: rumor provenienti dalla stampa scandinava sostengono che Petter abbia giocato a poker online nei giorni scorsi su Pokerstars, con il suo storico nickname ‘NorthugJr’, perdendo una notevole somma ai tavoli di cash game di pot limit omaha agli stakes 50$/100$.
Questa non è propriamente una novità, dato che è nota nell’ambiente la passione di Northug per le carte e stando ai risultati ottenuti nella carriera pokeristica pare non se la cavi poi troppo male, nonostante qualche ‘sportellata’ di troppo presa proprio nel cash game, dove affronta i migliori: su Pokerstars fa segnare infatti un passivo di 119,462$ in 16.824 mani, ma può vantare però un final table da 60,000$ alle SCOOP in un evento da 2,100$ e una vittoria da 16,000$ in un mtt turbo da 100$. Da segnalare poi anche un prestigioso in the money da 21,000$ al main event WSOP del 2010.
La prova che il mouse di Northug funziona anche a Sochi, oltre ai suoi sci di fondo, è data da questa sequela di risultati fatti segnare tra ieri e lunedì, dove pare aver ‘giochicchiato’ alcuni heads up sit’n’go hyper turbo da 500$ di buy-in:
Ma questa sua passione per il poker online inficerà le sue prestazioni olimpiche? I risultati ottenuti nelle sue prime gare in Russia non sono di certo esaltanti, con zero medaglie conquistate rispetto alle quattro medaglie (due d’oro) vinte a Vancouver 2010, ma la rassegna olimpica è ancora lunga ed è troppo semplicistico collegare sin da ora gli scarni risultati di Petter sulle piste con l’impegno profuso nelle sessioni di poker online high stakes.
I suoi allenatori sono consci della sua passione per il poker e non gliene hanno mai fatto un problema, soprattutto perché da tanti anni i risultati parlano per lui. Anche a Vancouver Petter ha dichiarato di aver giocato a poker, annoiato dalla pochezza di stimoli del villaggio olimpico…