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La nostra sessione di cash game contro il ‘bot’ PokerSnowie: ossa rotte? Non proprio!
Lo conosciamo bene ormai questo ‘adagio’: nel poker nulla si guadagna con facilità e per fare profit in modo continuativo lo studio del gioco, che è in continua evoluzione, è cosa imprescindibile e non trascurabile. Non esiste, dunque, una scorciatoia per vincere soldi in modo semplice e questo è ciò che rende tanto attraente il nostro sport.
Proprio per migliorare, quindi, è stato creato un bot chiamato ‘PokerSnowie’, di cui già parlammo circa due mesi fa, che fa da ‘sparring partner’ al nostro poker: ci permette di sfidarlo, chiaramente a soldi finti, e la nostra sessione contro di lui verrà poi, alla fine, accuratamente analizzata. Attraverso numerose statistiche, dunque, potremmo capire lo stato di salute del nostro gioco e, magari, torneremo coi piedi per terra, senza quella smania di sfidare Viktor Blom o i migliori interpreti mondiali del cash game high stakes.
Ribadiamo che questo bot è solo un ‘gioco’, quindi non è assolutamente possibile utilizzarlo sulle poker room italiane con regolare licenza AAMS, è stato creato, infatti, esclusivamente come ‘tool’ per allenare il nostro poker e capire quali sono gli errori che ci fanno perdere quei dannati big blind.
Dal suo lancio, avvenuto a inizio dicembre, in molti hanno provato a sfidarlo, ma il suo stile, basato sulla GTO (teoria ottimale del gioco), ha messo alle corde la maggior parte degli avversari, facendogli guadagnare (in soldi finti) 23.700.000€ in 3.394.160 mani giocate contro 4.550 sfidanti, pari a 18,72 big blind ogni 100 mani.
Incuriositi dalla particolarità della sfida, unica nel suo genere, abbiamo deciso di giocare 104 mani contro ‘PokerSnowie’ in un’ardua sessione di cash game, a soldi finti, di NL100.
A conclusione della partita contro di lui possiamo ritenerci soddisfatti, anche se quello che ci ha spiazzati maggiormente e che, senza dubbio, porta il bot nel lungo periodo a fare un solido profit contro i più, è la sua capacità di adattarsi al nostro gioco, allo stile dell’avversario che ha di fronte. Abbiamo si vinto 18.39$, ma la fatica è stata tanta e non sappiamo come sarebbero andate le cose qualora fossimo andati avanti nella sessione.
Abbiamo commesso comunque due errori grossolani (‘blunders’) che ci sono ‘costati’ 9.79$ in EV e il tasso di errore finale si è assestato a 13.77: siamo sotto average per quanto concerne quest’ultimo dato, visto che la media tenuta dai quasi 5.000 sfidanti è stata di 17.53.
Soddisfatti? Parzialmente. Il nostro livello di heads up cash game risulta, evidentemente, migliorabile.
La bontà del gioco espresso da PokerSnowie la si evince, comunque, dai dati riportati nella seguente tabella:
Anche contro i giocatori migliori, denominati ‘World Class’, ovvero quelli che hanno un tasso di errore compreso tra quattro e otto, il bot riesce a fare profit, guadagnando così 0,91 big blind ogni 100 mani.
Il poker perfetto rimane sì un’utopia, ma riuscire a portare ai tavoli già quello di PokerSnowie significherebbe ingenti guadagni e un ego in piena salute…