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Il ‘furto’ della chip da 25,000$ costa a Chan Pelton titolo, soldi e ban a vita dai casinò Caesars!
Un souvenir può costare davvero caro, almeno questo è quanto ci hanno fatto capire gli sviluppi, ora definitivi, della spiacevole vicenda occorsa a Chan Pelton, rispettabile player statunitense con all’attivo tre (adesso due) vittorie nel circuito WSOP.
Ricordate cosa combinò appena una decina di giorni fa? Fresco vincitore del suo terzo anello WSOP, Chan Pelton sottrasse a fine torneo una chip del valore nominale di 25,000$, ma venne prontamente scoperto dagli organizzatori dell’evento: lui si difese dicendo che voleva solamente portarsi a casa un souvenir, però il sospetto è che potesse usare quella chip per il main event della manifestazione, che sarebbe cominciato nei giorni successivi la sottrazione. Insomma, le sue dichiarazioni non convinsero gli addetti ai lavori, tanto che venne aperta un’indagine sul caso.
In America evidentemente questi casi stanno a cuore degli investigatori, tanto che in pochi giorni sono arrivate le decisioni definitive sulla vicenda, con un epilogo decisamente amaro per il giocatore americano: privazione del titolo, del premio in denaro di 47,061$ ed è stato bannato a vita da tutte le proprietà Caesars. Difficile poter subire una ‘bad beat’ peggiore.
Il Palm Beach Kennel Club ha fatto sapere che è stata, dunque, alterata l’integrità del torneo in questione e seguendo la WSOP Tournament Rule 39, non considerando quindi nell’indagine l’intento apparentemente innocuo di Pelton nella suddetta sottrazione, il titolo e i soldi passano a colui che è stato sconfitto in heads up, ovvero Chris Bolek.
Oltre al danno arriva pure la beffa. Il nostro ‘eroe’ è infatti costretto anche a rinunciare al WSOP National Championship, torneo a cui, proprio in virtù dei suoi importanti piazzamenti nel circuito, era riuscito a qualificarsi.
Vi sembra troppo severa la pena inflitta a Chan Pelton o il rispetto delle regole è un cosa imprescindibile nei tornei live di poker?