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Ivey secco su Bilzerian: “Nemmeno lo conosco…”
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Phil Ivey non è solo uno dei giocatori di poker più forti del mondo: è anche uno dei meno loquaci in assoluto. Mentre molti dei suoi colleghi non lasciano perdere un’occasione per dare la loro opinione su praticamente qualsiasi argomento, Ivey è uno che non si sbottona praticamente mai, nemmeno quando girano delle strane voci che lo riguardano…
Voci come quelle nate dopo un’intervista a Dan Bilzerian, che assicurava che sia Phil Ivey che Tom Dwan erano usciti con le ossa rotte dalle partite miliardarie di Macao. Ai tempi di questa intervista Ivey non ha rilasciato nessuna dichiarazione e per tutta risposta si è fatto vedere all’Aussie Millions dove ha vinto niente meno che quattro milioni di dollari. Tutt’altro che broke.
In ogni caso anche Ivey parla ogni tanto, con la sua solita timidezza e senza voler suscitare polemiche sicuramente futili. Il nove volte campione del mondo ha rilasciato pochi giorni fa un’intervista a uno dei portali di poker più importanti del mondo, in cui ha affrontato alcuni argomenti caldi.
Interrogato sulle parole di Bilzerian, Ivey è stato molto conciso: “A dire il vero non ho mai giocato una sola mano di poker con Bilzerian, proprio non lo conosco“. Quando gli viene chiesto se non gli da fastidio il fatto che una persona che non lo conosce possa far partire dei rumours sulle sue finanze, Ivey taglia corto: “La gente può dire quello che le pare. Non mi importa troppo…“.
Un’altra domanda che gli hanno posto riguarda i craps, ovvero i dadi, che secondo alcune voci avevano un ruolo forse troppo importante nella sua vita. “Non gioco così tanto come una volta“, spiega tranquillo Ivey, “faccio qualche partita ogni tanto qua e là ma tutto qua… Se uno ha il bankroll per farlo e sa quale è la quantità che può giocare senza che influisca sulla propria vita non c’è problema…“.
Niente che l’abbia fatto finire sotto un ponte, insomma. Anche se il buon Phil riconosce di aver dormito per strada più di una volta, ma tutto ha una spiegazione abbastanza semplice: “Io abitavo al nord di New Jersey, quindi se andavi in centro e ti capitava di perdere l’ultimo pullman per tornare a casa… Che potevi fare?“.