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il 17 Apr 2014

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Nei guai Phil Ivey: il Borgata lo accusa di aver truccato partite di Baccarat per 9,626,000$!

Nei guai Phil Ivey: il Borgata lo accusa di aver truccato partite di Baccarat per 9,626,000$!

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Tra Ivey e il Borgata Casino di Atlantic City una ne fanno e cento ne pensano. A parte le battute, dopo lo scandalo delle chip contraffatte che ha fatto il giro del mondo, la battaglia legale che si appresta a combattere la casa da gioco americana contro il professionista americano pare essere di proporzioni addirittura maggiori, con in ballo quasi dieci milioni di dollari.

Stando ai fatti, risalenti al 2012, pare che Phil Ivey abbia ‘truccato’ le sessioni di Baccarat giocate durante l’intera annata, riuscendo così a portare via al casinò un totale di 9,626,000$ nelle quattro ricchissime partite cui ha preso parte in quel lasso di tempo.

baccarat

Anche James Bond giocava a Baccarat

L’‘edge sorting’, ovvero il vantaggio irregolare che avrebbe favorito il campione americano sarebbe da ricercare nelle carte utilizzate per il Baccarat, gioco d’azzardo storico nato a Macao nel XV secolo: Ivey avrebbe preteso di usare otto mazzi color porpora fabbricate dalla Gemaco, ufficialmente per una questione di scaramanzia, per il Borgata, invece, perché erano segnate.

In pratica sarebbero state riconoscibili a causa di minuscole variazioni nei disegni presenti sul retro: un dettaglio invisibile ai più, ma decisivo per le giocate del gambler americano.

A dare nell’occhio, comunque, sono state anche altre richieste avanzate da Ivey, assecondate dalla casa da gioco di Atlantic City per il semplice fatto che il giocatore è estremamente noto e avrebbe portato ai tavoli un’ingente quantità di denaro.

Tra queste:

–  la possibilità di trasferire un milione di dollari al Borgata

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–  puntate massime di 50,000$ per ogni mano

–  avere un dealer che parlasse cinese-mandarino

–  avere una ‘guest seat’ al tavolo per il compagno cinese di Ivey, che pare desse istruzioni al dealer stesso

–  otto mazzi di carte porpora nel deck, mischiate per l’intera partita col mischiatore automatico

Accontentato in tutto e per tutto, quindi, Ivey, pare con l’inganno più che con l’abilità, ha vinto 2,416,000$ l’11 aprile 2012, 1,597,000$ a maggio giocando 56 ore con puntate medie da 36,000$, 4,787,000$ a giugno, in una sessione da 17 ore, con puntata singola fatta alzare fino a 100,000$ e, per finire, 829,900$ nel mese di ottobre.

Le accuse mosse al professionista americano sono molteplici e il rischio, dunque, appare ora concreto: non ci sono solo più rumor, ma un’azione legale fatta dal Borgata Casino nei confronti del proprio ex cliente di lusso, prima coccolato poi ‘bastonato’.

Come andrà a finire? Presto per dirlo, ma per esser tranquillo riguardo agli sviluppi della vicenda, intanto, Ivey potrebbe impegnarsi per vincere il Main Event WSOP da dieci milioni di dollari garantiti

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