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il 2 Ott 2008

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Pokerstars APPT – Seoul

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La seconda tappa dell’APPT (Asian Pacific Poker Tour) 2008, circuito pokeristico orientale promosso da Pokerstars, si è tenuta in Corea del Sud, al Paradise Walkerhill Casinò di Seoul.

Ai nastri di partenza ben 165 giocatori che, pagando un buy-in di 2870$, hanno prodotto un montepremi finale di oltre 400.000$.

Molti professionisti sponsorizzati Pokerstars hanno preso parte al torneo, con l’obiettivo primario di promuovere e pubblicizzare il gioco del poker anche in oriente. Tra questi citiamo Bertrand “elky” Grospellier, Greg Raymer e Hevad Khan, senza dimenticare altri autentici campioni come JJ Liu e Edward Sabat, vincitore della prima tappa tenutasi a Macau nei primi giorni di settembre.
Il 26 settembre ha preso il via un day 1 abbastanza anomalo, dati i soli sei livelli giocati con appena 83 superstiti. Sabat e Grospellier sono stati gli unici due giocatori di spessore a qualificarsi per il day 2, con il primo decisamente ingolosito dall’idea di poter firmare una storica doppietta nell’arco di pochissimi giorni.
Nella seconda giornata gli organizzatori avevano previsto di lasciar continuare il gioco fino al componimento del tavolo finale, ma la grande solidità mostrata dai contendenti ha costretto il direttore di torneo a interrompere le ostilità con ancora 16 pretendenti alla vittoria finale.
Il chip leader era il canadese Brian Kang con 302.000 chips, inseguito dal giapponese Yoshihiro Tasaka con 245.000 chips e dall’altro canadese Sam Faqiryar con 242.400 chips.
La giornata conclusiva si è così disputata il 28 settembre in un clima certamente più disteso rispetto ai giorni precedenti, in quanto tutti i sopravvissuti erano già sicuri di andare a premio.

In questo modo i giocatori più aggressivi hanno potuto controllare agevolmente la situazione, assicurandosi senza troppi patemi un posto al tavolo finale da 9 giocatori.
Gli stack al tavolo finale erano i seguenti:

Seat 1: Dan Williams, Canada 42.000
Seat 2: Daniel Schreiber, Seoul, Sud Corea 253.500
Seat 3: Yoshihiro Tasaka, Osaka, Giappone 226.500
Seat 4: Fam Yat, Singapore 66.500
Seat 5: David Horvath, Szodliget, Ungheria 124.000
Seat 6: Yuji Masaki, Hiroshima, Giappone 13.500
Seat 7: Sam Faqiryar, Calgary, Alberta, Canada 185.000
Seat 8: Brian Kang, Toronto, Ontario, Canada 394.000
Seat 9: Hidenari Shiono, Tokyo, Giappone 269.000

Il primo a mollare la presa è stato Faqiryar, che da corto ha mandato la vasca con 6 e 4, chiamato da Schreiber con A 7 . Una beffarda scala runner runner al river costringe il canadese a classificarsi in nona posizione. Le eliminazioni via via si susseguono più velocemente anche a causa dell’aumentare dei bui che non lasciano molto spazio di manovra ai più corti.
Nel giro di poche mani restano così in gara solamente 3 players: il canadese Kang e i due giapponesi Tasaka e Shiono.
Tasaka rilancia da bottone a 36.000, ma Kang dallo Small Blind rilancia ulteriormente, provocando l’instant fold di Shiono. Tasaka, dopo alcuni secondi di indecisione, opta per un reraise all-in e poco dopo decide di girare i suoi A Q , credendo che l’avversario avesse chiamato.

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In realtà Kang stava ancora pensando se coprire o meno l’all-in del giapponese e per questo motivo ha preteso che la mano di Tasaka venisse ritirata per violazione. Tuttavia il direttore del torneo ha deciso di considerare comunque valida la mano, comminando però una penalità di tre mani a Tasaka per aver agito anzitempo. A sorpresa Kang decide di coprire l’all-in dell’avversario con K e 7 , sapendo bene di essere dominato. il board è stato 6 4 9 K A .

Il re al turn ha fatto davvero sudare freddo al giapponese, che però ha potuto esplodere tutta la sua gioia vedendo materializzarsi un insperato asso al river. Perdendo questo colpo, Kang è rimasto con sole 75.000 chips, che perderà nella mano immediatamente seguente contro Shiono.
L’heads-up finale vede così uno scontro tutto giapponese con Shiono a 700.000 chips e Tasaka a 870.000 chips. Bastano pochissimi minuti per assistere alla mano decisiva, che dal punto di vista tecnico lascia ben più di qualche perplessità. Shiono apre con un raise a 60.000 chips e Tasaka rilancia a 196.000 chips. Shiono manda immediatamente la vasca per 436.000 chips e Tasaka decide clamorosamente di chiamare con 9 2.

Shiono gira speranzoso i suoi A 4, ma il board è davvero impietoso: 8 6 9 3 J .
Il quarantanovenne impiegato Tasaka, qualificatosi attraverso un satellite su Pokerstars, vince così la seconda tappa dell’APPT portando a casa la bellezza di 128.250$. Shiono si è invece dovuto accontentare “solamente” di 80.156$.
Il Giappone ha potuto festeggiare anche il quinto posto di Yuri Masaki, confermandosi in evidente ascesa nel mondo del poker.
La prossima tappa dell’APPT si svolgerà ad Auckland, in Nuova Zelanda, dal 9 al 12 ottobre. Restate sintonizzati su Italiapokerclub per il resoconto del torneo.

Giovanni Marangon

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