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WSOP 2014: Dominik Nitsche trionfa al NLHE, Doug Polk re del Turbo
Non sarà il “Super Uomo” tanto auspicato dal suo quasi omonimo, il famoso filosofo Friedrich Nietzsche, ma Dominik Nitsche rimane comunque un grandissimo giocatore di poker. Il pro tedesco si è infatti aggiudicato l’evento#21, il $1,000 No-Limit Hold’em, al termine di un tavolo finale dove le sue infinite capacità di gioco e anche una buona dose di fortuna (che aiuta sempre gli audaci) gli hanno permesso di sbaragliare la concorrenza e conquistare il suo terzo braccialetto WSOP e la prima moneta da $335,659.
Number threeee #bracelets
— Dominik Nitsche (@DominikNitsche) 11 Giugno 2014
Nulla da fare per l’americano David D’Alesandro, runner-up del torneo e per Bob Bounahra e Thayer Rasmussen, che hanno dovuto abbandonare il torneo rispettivamente in terza e quinta posizione.
Il piatto che di fatto ha deciso il torneo ha visto la Dea Bendata venire in soccorso di Nitsche: rimasto in Heads-Up contro D’Alesandro, Dominik va all-in preflop, ricevendo lo snap-call del rivale. Il tedesco ha A9, l’americano parte avanti nel coinflip con 44.
Board 610K37 che regala un insperato colore al river a Nitsche, che balza in testa al count ed elimina infine D’Alesandro dopo poche mani, potendo festeggiare così questa grande vittoria alle WSOP.
Questa la payout del tavolo finale:
Dominatore assoluto del Final Table del $1,000 Turbo No-Limit Hold’em è stato invece Doug Polk. Il player americano, conosciuto online come “WCGRider”, nickname con cui ha vinto millioni di dollari, ha giocato ottimamente l’ultimo atto del ventitreesimo evento di queste WSOP 2014, vincendo meritatamente il suo primo braccialetto e il premio da $251,969.
Partito da chipleader, Polk nel corso delle ore del tavolo finale ha eliminato l’italo-canadese Gianluca Cedolia al settimo posto, Liam Alcock al quinto (grazie al fortunato river dove ha chiuso scala contro il tris dell’avversario) e Chad Cox al quarto, acquistando sempre più chips e lanciandosi verso la vittoria finale. Ma Andy Philachack non voleva seguire il copione, per cui si è dato da fare, eliminando Jon Hanner al terzo posto e battagliando con Polk nel testa a testa finale, andando anche in testa nel count.
Polk però ha avuto la forza di tornare in testa, vincendo tanti piatti senza arrivare allo showdown, e al momento opportuno ha colpito: da SB rilancia 120,000, call di Philachack. Flop 10-8-3, entrambi bussano; turn 3, check-raise di Philachack e call di Polk. River J, Philachack si gioca tutte le sue chips, venendo chiamato da Polk: quest’ultimo ha 9-7 per la scala presa al river, mentre uno sconsolato Philachack mostra 5-3 per l’inutile tris di 3.
Questa la payout dell’evento